Il bonus verde permette una detrazione IRPEF superiore al 30% per interventi connessi alla sistemazione a verde di aree scoperte di immobili.
Tante case e tanti condomini necessiterebbero di una risistemazione totale degli spazi esterni, magari con la creazione di giardini, nuove aiuole, vialetti e recinzioni. Ma per riqualificare i tappeti erbosi e rendere un cortile o uno spazio esterno più decoroso e curato c’è sempre bisogno di un investimento importante. Un’agevolazione fiscale può aiutare ad affrontare questa spesa: è il bonus verde 2024.
L’aiuto statale vale per case private e condomini, ma solo nel caso in cui siano edifici già esistenti. Oltre che per la sistemazione a verde, può essere sfruttato anche per la realizzazione di coperture (sempre a verde, ovviamente) e di giardini pensili. Ma che cosa s’intende per sistemazione a verde?
Nulla di così complicato… Si parla di sistemazione a verde per ogni lavoro che porta alla creazione (con fornitura e messa a dimora) di spazi dedicati a piante e ad arbusti (di qualsiasi genere o tipo) e alla riqualificazione di tappeti erbosi.
Sono dunque agevolabili tutte quelle opere che riguardino l’intero giardino o uno spazio esterno che si vuol dedicare a ospitare terra o piante. E rientrano nei lavori permessi anche quelli per la realizzazione di impianti di irrigazione, la creazione di pozzi e di coperture o giardini pensili.
Il bonus verde permette sia la sistemazione a verde ex novo, laddove lo spazio sia totalmente inesistente o incolto, o il rinnovamento della sezione verde o del giardino già esistente. Tra le spese agevolabili rientrano anche quelle di progettazione e manutenzione relative all’esecuzione dei lavori.
La detrazione resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024. Ma non spetta a tutti. Fondamentalmente, il bonus verde 2024 è concesso ai contribuenti che possiedono o detengono con titolo idoneo l’immobile su cui sono fatti gli interventi e che hanno già sostenuto le relative spese.
Quindi non si tratta di ottenere soldi per poter iniziare i lavori ma di poter recuperare parte della spesa attraverso una detrazione IRPEF. Non ci sono specifici requisiti ISEE, ma il limite massimo per la detrazione nella dichiarazione dei redditi è di 1.800 euro per unità immobiliare (sempre a uso abitativo).
Le spese, ripartite in dieci quote annuali di pari importo fino a un massimo totale di 5.000 euro, vanno indicate nel quadro “E” del modello 730 2024, con il codice “12”. Ma non è possibile convertire la detrazione IRPEF in sconto in fattura o cessione del credito. La detrazione massima è del 36% della cifra spesa.
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