Dalla Cina arriva una segnalazione che preoccupa il mondo scientifico: un giovane è stato infettato dal Virus B, trasmesso dalle scimmie.
La notizia circa il primo caso di infezione da Virus B ha già fatto il giro del mondo, perché il giovane che l’ha contratto è anche in gravi condizioni.
Le autorità sanitarie cinesi hanno individuato le cause dell’infezione: il giovane sarebbe stato attaccato da un branco di scimmie. Anche se in Italia eventi del genere sono pressoché impossibili, il timore è che il virus cominci a circolare da uomo a uomo, perché gli scienziati hanno affermato che non è un evento da escludere.
Hong Kong ha segnalato il caso d’infezione di un uomo che ha contratto il Virus B dopo essere stato attaccato da alcune scimmie selvatiche.
L’uomo, che ha 37 anni, adesso è ricoverato in gravi condizioni in un ospedale locale. Le autorità sanitarie cinesi hanno avvisato tutti i cittadini di prestare molta attenzioni ai contatti con le scimmie, hanno intimato di non dare loro cibo e di non toccare questi animali. Inoltre nelle indicazioni rivolte alla cittadinanza c’è anche quella di recarsi immediatamente da un medico in caso di ferita provocata da una scimmia.
Questo perché, come si può facilmente comprendere, il Virus è molto aggressivo e si rischiano conseguenze gravi. Il Virus B non è qualcosa di nuovo, infatti è già conosciuto dalla scienza, ma finora non aveva mai rappresentato un potenziale pericolo per la salute globale.
Infatti il virus B o Herpesvirus simiae è naturalmente presente nella saliva, nell’urina e nelle feci dei macachi, come ha spiegato il Dipartimento della Sanità di Hong Kong. Le infezioni negli esseri umani si verificano molto raramente, perché appunto è necessario un contatto diretto con l’animale infetto.
Chi contrae il virus B, inizialmente può presentare sintomi simil-influenzali, e quindi sottovalutare l’evento. Si può manifestare febbre, debolezza, inappetenza, nausea e eruzioni cutanee. Ma poi l’infezione può espandersi e arrivare anche al cervello, o al sistema nervoso centrale, causando danni ingenti. La malattia è potenzialmente mortale, soprattutto se non viene trattata tempestivamente.
In base a quanto appreso dalle precedenti infezioni da Virus B verificatesi in diverse parti del mondo il contagio da uomo a uomo è da ritenersi raro. Ma raro non significa impossibile, ecco perché le autorità sanitarie mondiali sono all’erta, e probabilmente continueranno a monitorare casi di infezione di questo tipo.
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