Alcune vittime di truffe telefoniche decidono di non denunciare poiché la somma sottratta è bassa: ma ecco perché andrebbe sempre fatto.
La questione è innegabile, nel 2024 le truffe telefoniche e online non sono diminuite, bensì aumentata. Le tecniche sono delle più disparate: da chi si finge un ente bancario a chi un istituto assicurativo. Sebbene le cifre del danno possano essere diverse, il concetto base rimane lo stesso: i soldi vengono sottratti contro la volontà della vittima.
Proprio della ‘vittima’ vogliamo parlare, poiché tale sostantivo, per quanto in un cero senso veritiero, andrebbe rimosso. Si può parlare più propriamente di ‘malcapitato’, poiché si stratta di una persona che si è trovata in una condizione sfavorevole. La vittima, invece, è colei che subisce qualcosa, un concetto non apprezzato dai tanti.
Secondo un’indagine del 2022 di Facile.it, la metà dei truffati non denuncia. Il rifiuto di denunciare truffe o frodi può avere radici profonde nella psicologia umana. Uno dei motivi più diffusi, secondo una ricerca, è il senso di imbarazzo che molte persone provano dopo essere cadute in una trappola: il 15,9% dei casi esaminati ha scelto di non denunciare perché si sentiva stupido ad essere caduto nell’inganno. Ma non è tutto. Il 36,1% ha detto di non averlo fatto perché il danno economico era basso, mentre il 25,2% perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso.
Che si tratti di 50 euro o 1.000 è necessario denunciare. Questo breve concetto viene ribadito dal settimanale Nuovo che in un articolo ha voluto sensibilizzare i lettori su un fenomeno sempre più diffuso. Come ci spiega la rivista, 9 truffe su 10 sono di poche centinaia di euro; molte addirittura non superano i 50 euro. Il motivo? I malviventi sanno che non vengono denunciate.
Dati alla mano, così come i cittadini sono a conoscenza di questo fenomeno, anche i criminali cercano di sviare in qualche modo la legge. Nessuno, o comunque pochi, denuncerebbero una truffa da 30 euro: la vergogna vince su una cifra talmente ‘irrisoria’. Così i malviventi agiscono puntando sulla quantità.
Tuttavia, denunciare è un atto di coraggio, volto a porre fine a tale ingiustizia, che il danno sia di 10 o 1.000 euro. La vera tenacia, infatti, è ammettere di essere stati raggirati e volere far sì che ciò non accada più a nessuno. Le segnalazioni di massa possono davvero porre fine ad un fenomeno sempre più frequente e psicologicamente destabilizzante. Questo si può fare presso le autorità o direttamente alle associazioni dei consumatori.
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