Una banca può modificare le rate di un mutuo a tasso variabile, ma il mutuatario deve rispondere ad alcuni requisiti.
Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile può passare al tasso fisso richiedendo alla propria banca di rinegoziare il contratto in base a determinate condizioni. Ed è una situazione che interessa tantissimi italiani che si trovano a fare i conti con un aumento ingestibile del peso delle rate del mutuo variabile. Fino a qualche anno fa il mutuo a tasso non fisso era considerato un’opportunità vantaggiosa.
Ora che non lo è più, naturalmente, i mutuatari cercano un modo per migrare al tasso fisso. L’aumento del valore delle rate dei mutui a tasso variabile dipende dai cambiamenti nei tassi di interesse (così come imposto dalla Banca Centrale Europea) e da altri fattori relativi, come l’esposizione finanziaria e il rapporto rata-reddito.
I dati dicono che le rate del mutuo variabile sono raddoppiate rispetto agli anni precedenti. Se fino a giugno 2022 i tassi dell’Eurobond avevano quotazioni pari a zero o negative oggi fluttuano dal 3 al 4% di quotazione, generando rate parametrate fino al 5,4%.
Ecco perché molti sottoscrittori di mutui a tasso variabile puntano a trasformare il loro contratto in mutuo a tasso fisso. Ciò è permesso dalla legge n. 197 del 29 dicembre 2022, che stabilisce le regole per la rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario. Secondo questa norma, il mutuo è rinegoziabile in alcune condizioni.
La prima condizione è reddituale. Si può passare dal variabile al fisso se il contratto di mutuo ipotecario di importo non superiore a 200.000 euro a tasso e a rata variabile (per tutta la durata del finanziamento) è stato sottoscritto da un richiedente con un ISEE sotto i 35.000 euro e che non ha mai avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo.
Inoltre, durante la rinegoziazione l’indice interbancario Euribor può essere sostituito con un indice Eurirs congelato a ridosso della firma della rinegoziazione. In conclusione, la banca è obbligata a modificare il tasso del mutuo da variabile a fisso solo se ricorrono i presupposti previsti dalla legge.
Fondamentale è il non aver avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo. Il non essere un cattivo pagatore dà dunque diritto al mutuatario a ottenere la trasformazione del mutuo da variabile a fisso. Intanto, tutti continuano a sperare che possa arrivare un abbassamento dei tassi nel giugno 2024. Sarebbe importante per dare un minimo di sollievo ai mutuatari. E per contribuire a stabilizzare la situazione finanziaria europea.
Una casa da sogno ed elegante quella del giornalista sportivo Fabio Caressa e la conduttrice…
Dove vive la conduttrice di Ballando con le Stelle, programma Rai, Milly Carlucci? Bellissima casa…
Come realizzare una cornice con delle conchiglie (rotte), un regalo perfetto per questa estate da…
Tutti usiamo, o quantomeno abbiamo in casa, delle cover del telefono, ma vi siete mai…
Un errore che commettono in molti, dove si getta la carta assorbente della cucina? Ecco…
Cosa fare entro il mese di agosto per proteggere il giardino in estate: cosa si…