Le detrazioni fiscali sono uno dei principali strumenti utilizzati per incentivare i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli immobili.
Durante l’audizione del 16 aprile in Commissione Finanze al Senato sul decreto legge n. 39/2024 in materia di superbonus, è emersa una proposta significativa dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) che potrebbe portare a importanti cambiamenti nel sistema delle detrazioni fiscali legate alla casa. Ecco tutte le novità previste dalla riforma.
Le detrazioni fiscali sono uno dei principali strumenti utilizzati per incentivare i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli immobili. Si tratta di un beneficio fiscale che consente di detrarre una percentuale dei costi sostenuti per determinati interventi direttamente dall’imposta lorda dovuta.
L’accesso ai bonus casa e alle detrazioni fiscali è un argomento di grande interesse per molti cittadini, soprattutto considerando il loro impatto significativo sulle finanze familiari e sull’abitabilità delle abitazioni. Tuttavia, con l’evoluzione delle normative e delle politiche fiscali, è importante rimanere aggiornati sulle ultime novità e comprendere come sfruttare al meglio queste opportunità. Esploriamo insieme come cambia il bonus casa, come funzionano le detrazioni fiscali e le potenziali novità in vista.
Bonus casa: come cambia con la riforma
Secondo quanto riportato nel Focus 4/2024 dell’UPB, le misure agevolative automatiche, prive di una preventiva autorizzazione, non sono più compatibili con il nuovo quadro di finanza pubblica, in linea con le nuove regole di governance europea. Inoltre, il problema delle detrazioni fiscali risulta essere difficile da verificare e monitorare, e ciò ha portato a un picco di abusi, specialmente nel caso del Superbonus.
In risposta a questa situazione, si sta considerando la possibilità di una riforma radicale del sistema attuale dei bonus casa, con una revisione del meccanismo delle detrazioni. Una delle proposte in discussione è quella di sostituire le detrazioni fiscali con un sistema di contributi a fondo perduto, accessibili solo su domanda. Questo tipo di sistema sarebbe simile a quello attualmente in vigore per le famiglie a basso reddito che devono completare i cantieri del Superbonus entro ottobre 2024.
Secondo Giovanni Spalletta, direttore del dipartimento delle Finanze presso il Ministero dell’Economia, la trasformazione dei crediti d’imposta in contributi diretti di spesa, soggetti a procedure di autorizzazione preventiva, potrebbe essere una soluzione raccomandabile. Questo approccio consentirebbe di fornire informazioni preventive per il monitoraggio della spesa all’amministrazione competente e di acquisire tempestivamente i dati sull’andamento degli effetti delle misure in termini di impatto sulla finanza pubblica.
L’idea di trasformare le detrazioni in programmi di spesa (bonus) potrebbe quindi rappresentare una valida alternativa, con la regolamentazione dell’efficienza gestionale delle piattaforme telematiche già ampiamente utilizzate. Queste proposte sono ancora in fase di valutazione, ma potrebbero portare a cambiamenti significativi nel sistema dei bonus casa e nell’accesso ai relativi benefici fiscali.