Hai mai sentito parlare del Doomsday Clock? Si tratta dell’orologio che preannuncia la fine del mondo e il tempo rimanente è sempre di meno.
L’anno 2024 ha portato con sé una notizia terribile per l’umanità: il Doomsday Clock, l’indicatore simbolico che rappresenta quanto siamo vicini a un’apocalisse globale, è stato portato a 90 secondi dalla mezzanotte. Che cosa vuol dire questo per l’umanità? Quanto siamo vicini alla fine del mondo?
Il Bulletin of the Atomic Scientists (BAS) introdusse il Doomsday Clock per la prima volta nel 1947. Esso rappresenta un mezzo per comunicare la minaccia di una catastrofe globale causata dall’uomo e segna il tempo rimanente al mondo. Questa organizzazione no-profit, composta da leader mondiali e premi Nobel, utilizza l’orologio come simbolo ma non solo. Esso è anche un richiamo costante alle sfide esistenziali che dobbiamo affrontare per garantire la nostra sopravvivenza sul pianeta.
Restano solo 90 secondi: l’umanità è ad un passo dall’estinzione?
Durante la cerimonia di inaugurazione del 2024 presso il Keller Center dell’Università di Chicago, l’orologio è arrivato a 90 secondi dalla mezzanotte. La mezzanotte rappresenta appunto la fine. Questo segna un aumento di tensione rispetto agli anni precedenti. Ad esempio nel 2020 l’orologio era a 100 secondi a causa dell’inizio della pandemia di Covid-19.
Le ragioni dietro questa avanzata verso la “mezzanotte” sono molteplici e complesse. Uno dei principali fattori è stato il crescente pericolo di escalation derivante dalla guerra in Ucraina, che ha destabilizzato non solo la regione, ma ha anche alimentato tensioni geopolitiche su scala globale.
Non è solo la guerra in Ucraina a mettere a repentaglio il destino dell’umanità. Eventi come la continua crisi in corso a Gaza e altre tensioni regionali e globali hanno aggiunto carburante al fuoco, portando l’orologio a segnare una minaccia sempre più imminente. Ma il pericolo non è sempre stato così imminente. Durante la Guerra Fredda, il ticchettio dell’apocalisse era stato spostato all’indietro, arrivando a distanziarsi fino a 17 minuti dalla fatidica mezzanotte. Quindi è possibile tornare indietro.
Tuttavia, nel corso degli anni, eventi come i test delle armi termonucleari da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica hanno spinto l’orologio sempre più vicino al punto critico. Cosa fare quindi? Per riportare indietro l’orologio e dare all’umanità una speranza di evitare l’apocalisse imminente, il Bulletin of the Atomic Scientists ha suggerito azioni concrete che devono essere intraprese. Tra queste ci sono limiti sulle armi nucleari, un impegno globale per affrontare il cambiamento climatico e un coordinamento internazionale per prevenire future pandemie attraverso la ricerca scientifica e la cooperazione.
In conclusione, il Doomsday Clock per il 2024 rappresenta un campanello d’allarme per l’umanità. Le sfide che dobbiamo affrontare sono immense e richiedono una risposta collettiva e determinata. Solo attraverso un impegno globale e azioni concrete possiamo sperare di riportare indietro le lancette dell’orologio e garantire un futuro sicuro per le generazioni a venire.