Esiste un importante sconto sull’IMU, valido anche nel 2024, di cui non tutti sono conoscenza: si può ottenere facilmente.
Nel 2024, come negli anni precedenti, è possibile sfruttare alcune agevolazioni, sotto forma di sconti o deduzioni, sull’IMU. L’imposta municipale unica, tributo che grava sul possesso di immobili residenziali, aree fabbricabili e terreni agricoli, può essere soggetta a sconti in più casi. Si va sull’esenzione totale per la prima casa, alla riduzione del 25% per chi affitta a canone concordato.
Ci sono poi sconti del 50% per gli immobili concessi in comodato d’uso a parenti fino al primo grado e per i fabbricati di interesse storico o artistico. Altre esenzioni riguardano gli edifici di culto, quelli appartenenti agli Stati esteri e gli immobili occupati.
Le imprese e i lavoratori autonomi possono altresì dedurre l’intero costo dell’IMU per gli “immobili strumentali”, cioè quelli che servono per lavorare. Esiste infine un ulteriore sconto sull’IMU di cui si parla poco e di cui, conseguentemente, pochi approfittano. Si tratta dello sconto dedicato alle case inagibili o inabitabili.
In Italia esistono tantissime abitazioni dichiarate inagibili, quindi non abitabili. E per tutti questi immobili è previsto uno sconto importante del 50% sull’imposta. Ma lo sconto non è automatico. Per ottenere il beneficio bisogna dunque seguire precise procedure e rispettare specifici requisiti.
Se un’abitazione è stata inagibile solo per alcuni mesi (e, di conseguenza, agibile per altri), lo sconto del 50% si applica esclusivamente al periodo di inagibilità. Per il calcolo, un immobile si considera posseduto per l’intero mese quando l’abitabilità è garantita per metà dei giorni del mese.
Un immobile è inagibile quando presenta lesioni importanti nelle strutture orizzontali o verticali, con rischio di crollo parziale o totale. Oppure se presenta caratteristiche di demolizione o ripristino. Lo stesso vale per le case non più utilizzabili per la forma di destinazione autorizzata, per mancanza di allacciamento alle fogne o precarie condizioni igienico-sanitarie.
Per avere lo sconto bisogna innanzitutto che l’inagibilità sia accertata da un documento comprovante del Comune o da un tecnico qualificato (un ingegnere o un architetto). Tale inagibilità deve quindi dipendere da un deterioramento fisico serio, proprio di edifici diroccati o pericolanti, con difetti che non possono essere risolti con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.
L’IMU si deve riferire all’uso nell’anno precedente. Quindi l’esenzione parziale per una casa inagibile nel 2024 deve riguardare l’inagibilità nel 2023. Per ottenere lo sconto è sempre necessario presentare la dichiarazione IMU. Il proprietario dell’immobile si deve dunque preoccupare di presentare una perizia redatta da un tecnico, corredata da fotografie che dimostrano lo stato dell’immobile. Oppure deve far intervenire i tecnici del Comune. L’effetto dell’intervento dei tecnici produrrà una perizia che deve essere allegata a una dichiarazione sostitutiva da presentare al Comune.
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