Per gli inquilini non rispettare il regolamento condominiale può costare davvero caro, ecco quali sono le conseguenze.
Vivere in un palazzo può essere piacevole perché si ha la possibilità di fare la conoscenza, anche senza troppe difficoltà, dei vicini, con cui possono nascere dei rapporti di amicizia anche importanti. Allo stesso tempo, però, questa può rivelarsi un’arma a doppio taglio, visto che non è detto si riesca ad andare d’accordo con tutti.
In casi simili sarebbe bene fare il possibile per essere rispettosi, anche se non si desidera necessariamente avere un legame al di fuori della propria casa. Può bastare davvero poco per raggiungere l’obiettivo, ovvero evitare schiamazzi, specie a orari improponibili. Nonostante questo, non sono rari i casi di inquilini che finiscono per non rispettare il regolamento condominiale.
Nel momento in cui si decide di trasferirsi in un palazzo è importante sapere come questo comporti l’adesione a un regolamento condominiale. Questo rappresenta un insieme di regole che tutti gli inquilini devono seguire e può riguardare aspetti relativi alla vita con gli altri residenti, quali ad esempio la gestione degli spazi in comune e tutti gli aspetti economici relativi allo stabile.
Se ci si trova in affitto, è il proprietario a dover fare il possibile affinché tutto avvenga secondo quanto previsto, così da evitare che qualcuno resti scontento. L’introduzione delle norme è obbligatoria se il numero di condomini è superiore a dieci, mentre se sono superiori a otto è obbligatorio dotarsi di un amministratore, che deve regolare ogni questione che potrebbe sorgere.
Nel caso di affitto l’obbligo di rispettare il regolamento c’è solo se viene fatta firmare una clausola apposita, anche se difficile che questo non accada. Violarlo comporta inevitabilmente delle conseguenze, come è facile immaginare:
Lo sfratto è quindi un caso limite, non è detto che possa verificarsi, anzi si tratta di un’eventualità che può esserci solo se il locatore ha fatto una serie di tentativi per verificare che tutto andasse a buon fine, non avendo ottenuto un risultato quella può essere per lui una soluzione estrema.
A volte, però, è l’inquilino ad avere ragione se nota che il locatore ha colpe nel non essere riuscito a imporre le regole, a quel punto può citarlo in giudizio e dare prova di quanto sostenuto, così da ribaltare completamente la situazione.
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