Il pagamento dell’IMU 2024 può diventare una trappola se non state attenti a questi obblighi, esenzioni e scadenze: i dettagli.
Anche per il 2024 l’IMU tornerà a gravare sui portafogli di milioni di italiani. La dichiarazione è un adempimento cruciale, ma che non sempre è obbligatorio. A presentare il documento sono infatti solo coloro che hanno una seconda casa o altri immobili di proprietà. Con la legge che specifica tutti i casi in cui l’adempimento è tassativo.
Ossia quando gli immobili posseduti hanno già beneficiato di una riduzione dell’imposta o quando il comune non ha tutte le informazioni essenziali per poter calcolare l’imposta dovuta. Ci sono alcuni obblighi, esenzioni e scadenze da dover sempre rispettare. State molto attenti perché, in caso non rispettiate tutto, ecco che l’IMU 2024 potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio.
Per la dichiarazione dell’IMU 2024 ci sono diversi aspetti a cui è bene porre la giusta attenzione, così da essere certi di non rischiare nulla e non doversela vedere con possibili conseguenze di tipo economico che porterebbero ad esborsi economici persino maggiori e gravosi per le vostre tasche.
Partiamo dalla data limite della presentazione del documento, che quest’anno è fissata per il 30 giugno del 2024. Va presentato al comune di ubicazione degli immobili, sia tramite PEC o anche con i servizi telematici messi a disposizione. Come anticipato, ci sono però alcune esenzioni previste. Bisogna infatti tenere conto della validità della dichiarazione una volta presentata. In quanto non bisogna inviarla ogni anno, a meno che non ci siano cambiamenti delle informazioni.
La dichiarazione rimane dunque sempre valida, a patto che non vengano registrate delle modifiche. E in questo ultimo caso dovete stare molto attenti, perché il sistema sanzionatorio è molto pesante. Come si legge nella Legge di bilancio 2020 comma 775, infatti, in caso di omesso adempimento può scattare la sanzione dal 100 al 200% del tributo.
Con un minimo di 50 euro stabilito e se la si presenta entro i primi 90 giorni dalla scadenza, la multa si riduce di 1/10. Superato questo periodo, ecco che si può fare il ravvedimento operoso per applicare le riduzioni sanzionatorie previste dall’art. 13 D. Lgs. n. 472/1997. Tenete conto di tutti questi aspetti, perché come potete immaginare in caso dovreste dimenticarvi di particolari esenzioni o scadenze, vi ritroverete a pagare cifre folli sin da subito.
Una casa da sogno ed elegante quella del giornalista sportivo Fabio Caressa e la conduttrice…
Dove vive la conduttrice di Ballando con le Stelle, programma Rai, Milly Carlucci? Bellissima casa…
Come realizzare una cornice con delle conchiglie (rotte), un regalo perfetto per questa estate da…
Tutti usiamo, o quantomeno abbiamo in casa, delle cover del telefono, ma vi siete mai…
Un errore che commettono in molti, dove si getta la carta assorbente della cucina? Ecco…
Cosa fare entro il mese di agosto per proteggere il giardino in estate: cosa si…