Brutta sorpresa per i lavoratori, che avranno una busta paga molto più leggera. Il motivo è legato alla loro quattordicesima.
In questo periodo gli italiani si troveranno con una pensione più bassa. Una cattiva notizia per i lavoratori, che affronteranno nuove difficoltà economiche. La notizia è attivata nelle scorse ore e riguarda la quattordicesima di giugno e luglio. Questo ha messo in allarme tantissimi lavoratori del settore pubblico e privato, che speravano che il 2024 potesse portare un generale aumento degli stipendi.
Purtroppo non è così e gli italiani affronteranno un altro anno di incertezza economica per i loro stipendi, ma anche per il costo generale della vita. Chi sarà più in difficoltà saranno le famiglie e quelle monoreddito. Riguarderà il pagamento della prossima quattordicesima, come detto, che come nel 2023 avrà un importo più basso rispetto a quando ci si aspettava per l’anno 2024.
Il 2024 è cominciato con un generale malcontento degli italiani, relativo alla loro condizione economica che non è migliorata nell’anno nuovo a dispetto delle aspettative buone. Ci si aspettava un aumento dei propri stipendi e una riduzione del costo della vita, ma così non è stato perché questa volta la mazzata vera e propria arriverà nei mesi di giugno e luglio. Ma quanto sarà più bassa la quattordicesima?
La quattordicesima dei mesi di giugno e luglio rischia di essere più bassa fino a 100 euro. Ciò significa che a giugno e luglio l’importo in busta paga sarà più basso e il motivo è legato allo sgravio contributivo applicato in busta paga, che non ci sarà per molte persone. L’aggiunta della 14esima comporterà quindi un taglio sullo stipendio, che però sarà un vantaggio per il lavoratore.
Lo ha comunicato l’INPS con la circolare numero 7 del 24 gennaio 2023, con la quale ha fatto sapere quali sono le voci della busta paga che determinano se lo stipendio lordo è inferiore a 1.923 euro (ha uno sgravio del 7%) o fino a 2.692 (per il 6%). Il diritto al bonus e la sua entità dipendono dalla retribuzione imponibile in busta paga. Poiché la verifica del rispetto di queste soglie avviene mensilmente, lo sgravio può variare da un mese all’altro a seconda della retribuzione ricevuta.
E’ importante considerare anche la 14esima mensilità nel calcolo della retribuzione imponibile. Se il suo importo, aggiunto alla retribuzione normale, supera le soglie di riferimento, il lavoratore potrebbe perdere il diritto allo sgravio e vedersi ridotto l’importo. Ciò può comportare un aumento della contribuzione dovuta e una diminuzione del risparmio netto.
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