Invalidità 2024: attenzione alla visita del CTU, rischi di perdere tutto
Puoi perdere la tua invalidità civile nel 2024 dopo la visita del CTU. Ecco cosa è cambiato quest’anno e a cosa devi fare attenzione.
Se hai una o più patologie hai diritto ad essere considerato invalido civile e in base al tuo punteggio puoi ottenere delle agevolazioni sanitarie o nel lavoro. In Italia ci sono milioni di invalidi civili, molti dei quali con patologie serie, riconosciute grazie alla visita della commissione medica dell’INPS presso la propria ASL di riferimento. Ciò significa che in Italia si riconosce senza problemi l’invalidità, ma è anche altrettanto semplice perdere tutti i benefici.
E’ molto importante per gli invalidi civili, tranne alcuni casi, fare visite regolari poiché altrimenti si rischia di perdere tutto. E’ una sentenza della Cassazione ad aver sancito questo passaggio obbligatorio, che però tante persone ignorano, ad esempio, riguardo alla visite del CTU quando fanno ricorso contro la decisione INPS sul riconoscimento dell’invalidità. Ecco di cosa si tratta e a cosa fare ben attenzione per non perdere la propria invalidità civile.
Se non ti presenti alla visita perdi il diritto all’invalidità civile
Innanzitutto il CTU è il consulente tecnico d’ufficio quando ci si avvale dello strumento del ricorso quando ci viene rifiutata la richiesta di invalidità civile. E’ un medico scelto da giudice che deve effettuare l’accertamento tecnico preventivo. Bisogna sottoporsi alla visita tassativamente, pena il rigetto del ricorso e questo è molto importante se siete interessati al riconoscimento della vostra invalidità.
Il CTU convoca il cittadino che ha presentato ricorso per l’esame e fissa la data della visita medica almeno 20 giorni dopo il giuramento. Nell’incontro, alla presenza dei consulenti tecnici di pare, che possono essere nominati sia dall’INPS che dal ricorrente, il CTU fa una visita medico-legale ed esamina la documentazione dell’invalido.
Poi redige e consegna alle parti convolte una relazione di Accertamento tecnico preventivo. Il CTU può chiedere al giudice un’estensione del termine per la consegna della propria relazione. Questo avviene quando è stato sollecitato un accertamenti specialistico che richiede attesa per i risultati quando ci sono problemi nell’analisi del caso.
Il cittadino non può rifiutarsi a fare la visita del CTU e può succedere anche che il giudice decida che il caso è chiuso quando c’è l’assenza di visita all’interno di un ricorso. Il provvedimento viene annullato per assenza di prove. Se salti la visita la decisione di non partecipare all’accertamento medico-legale, se non giustificata non elimina l’interesse del cittadino a ricevere la sentenza. Tuttavia, può portare al rigetto della domanda per insufficienza di prove come stabilito dell’articolo 2697 del codice civile.