Molte persone in Sicilia ed in Calabria stanno perdendo la loro casa, decisione irremovibile da parte del Governo. Ecco cosa sta succedendo.
La casa è considerata il nostro nido, il nostro posto sicuro e guai. Frutto di anni e anni di lavoro e sacrificio a volte acquistata anche facendo richiesta di un mutuo e che magari ancora non si è riuscito a saldare del tutto. Pensate se da un giorno all’altra questo vostro gioiello vi venga strappato via.
E’ il caso che sta succedendo ad alcune persone in Sicilia ed in Calabria. Il Governo ha deciso così ed è irremovibile su tale scelta. Queste persone stanno per perdere la loro casa ritrovandosi letteralmente in mezzo ad una strada. Ma come mai? Cosa sta succedendo? Eccovi spiegato il tutto.
Governo irremovibile: queste persone stanno per perdere la loro casa
Dovrebbero arrivare a giugno i primi espropri finalizzati alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Come riporta l’Ansa, a partire dallo scorso 8 aprile è stata infatti data la possibilità ai soggetti interessati dalle procedure espropriative di prendere appuntamento al telefono con il personale tecnico e rivolgere a quest’ultimo le proprie esigenze o disaccordi.
I proprietari degli immobili che intralciano il cantiere hanno avuto dunque a disposizione ben due mesi per visionare la documentazione relativa al piano degli espropri e ad presentare le proprie lamentele o opposizioni.
Gli uffici addetti sono stati aperti a Messina al piano terra del Palacultura, nella sala Rappazzo e a Villa San Giovanni in via Nazionale Bolano 541. Il primo sarà aperto il lunedì dalle 15 alle 17, il martedì e il mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. Il secondo aperto il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, il venerdì dalle 9 alle 13. Ovviamente sono esclusi i giorni festivi.
L’intenzione della Stretto di Messina è di procedere ad un accordo pacifico. Per i terreni, entro 60 giorni dall’accordo bonario sarà corrisposto l’80% dell’indennità, mentre il restante 20% viene dato al momento del rogito. Già al versamento del primo 80% si avrà tuttavia l’impossibilità di possesso. Successivamente davanti al notaio avverrà il trasferimento della proprietà. Inoltre sempre per quanto riguarda i terreni, è prevista la possibilità di avviare la procedura di occupazione anticipata anche prima dell’accordo bonario.
Ma si fanno sempre più insistenti le lamentele da parte dei cittadini coinvolti. “Non me ne vado, ma nemmeno per idea”, ha affermato Mariolina De Francesco, che insieme a marito e figlie ha vissuto molti anni sullo stretto messinese. Punto in cui dovrebbe sorgere uno dei piloni del ponte. Ma per ulteriori risvolti si dovrà attendere le prossime settimane. E ne voi siete favorevoli alla costruzione?