Tutti gli amanti della cultura orientale dovrebbero visitare un prezioso giardino di Roma: una stupenda oasi di tranquillità.
In Giappone, in primavera, gran parte della popolazione si dedica all’hanami (che letteralmente significa “guardare i fiori”). Si raggiunge un giardino o un campo piantato a ciliegio ornamentale o a pesco, e ci si raccoglie in contemplazione. Osservare la fioritura e poi l’ipnotizzante spettacolo dei petali leggeri che si staccano dai rami per fluttuare in aria serve a rilassarsi, a nutrire lo spirito e a ragionare sul tema della bellezza e della caducità della vita.
Un’esperienza simile può essere fatta anche in Italia. A Roma, per esempio, dove sorge un meraviglioso giardino giapponese. Una vera e propria oasi di struggente bellezza e stile orientale, caratterizzato da armonia, contaminazione fra antico e moderno e mille elementi tradizionali nipponici.
Il giardino in questione è un perfetto esempio di conservazione della tradizione e della cultura orientale. Si trova nell’istituto Giapponese di Cultura, nel quartiere Parioli, non troppo lontano da Villa Giulia, ossia dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna, dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e dalle varie accademie straniere.
La visita a questa meraviglia è gratuita. Chiunque volesse passeggiare in questo speciale angolo di Giappone ricreato in Italia, non deve far altro che indossare delle scarpe comode e mettersi in contatto con l’istituto di cultura giapponese della Capitale (la prenotazione è infatti obbligatoria).
Le visite durano circa 25 minuti, ed è possibile essere supportati da un’audioguida. I giorni in cui è possibile entrare sono il giovedì e il venerdì, dalle ore 14:00 fino alla 16:00. Di solito il giardino è chiuso per tutto il mese di novembre.
Il giardino si estende per quasi 1.500 metri quadrati, ed è stato realizzato nel rispetto dell’antica tradizione nipponica dall’architetto Ken Nakajima, ovvero l’artista che ha anche curato l’area giapponese presso l’Orto Botanico della Capitale. Nel giardino è tutto un fiorire di ciliegi, glicini e altri elementi poetici ed evocativi come le cascate, i ponticelli, i laghetti e le pietre.
Da fuori è impossibile intuire cosa nasconde questo giardino delle meraviglie, molto isolato dall’esterno per proteggersi e per promuovere la meditazione e la pace interiore. Lo stile è quello sen’en (diverso dal giardino zen): cioè quello di un giardino da passeggio, tipico delle residenze nobiliari della cultura orientale.
Fra le piante tipicamente nipponiche ci sono anche alberi e arbusti mediterranei. Ci sono ulivi e pini marittimi, che ben si sposano con i ciliegi, le camelie e le ninfee. Dopotutto si tratta di un giardino giapponese che ha sede in Italia: un po’ di contaminazione è d’obbligo.
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