Se fai il bucato in questo modo potresti soffrire di una malattia molto diffusa e non saperlo

Anche il modo in cui facciamo il bucato, o meglio come gestiamo gli indumenti da lavare o meno, la dice lunga sullo stato di salute.

Ovviamente nulla di particolarmente grave, si tratta semplicemente di un indicatore “comportamentale”, se così vogliamo definirlo, di come ragiona la nostra mente in base a come scegliamo e decidiamo quali siano i vestiti che devono essere messi in lavatrice e quali invece devono essere rimessi nell’armadio.

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Il modo di fare il bucato dice molto sulla psiche – architectours.it

E poi esiste anche una via di mezzo, che in realtà oltre a essere una peculiarità anche bizzarra, se vogliamo, di gestire gli abiti già messi e che potrebbero essere rindossati, nasconde anche un problema di salute che in molte persone hanno, anche se spesso non è diagnosticato.

Non una malattia “mortale” né nulla di particolarmente grave, ma comunque un disturbo dell’attenzione che affligge moltissimi adulti e bambini e che spesso si presenta in una forma così lieve che non viene nemmeno mai diagnosticato. Ma che spesso risulta evidente, perlomeno a chi ha l’occhio allenato a riconoscere questo particolare, grazie a dei piccoli particolari molto eloquenti.

Il bucato ti dice se hai l’ADHD

In sostanza, il modo in cui gestiamo gli abiti che indossiamo nel momento in cui dobbiamo metterli a lavare, la dice molto lunga sullo stato di salute della nostra psiche, e soprattutto se abbiamo un disturbo di deficit dell’attenzione, anche conosciuto come ADHD, caratterizzato da una durata scarsa o breve dell’attenzione e da vivacità e impulsività eccessive.

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Il floordrobe è uno dei sintomi nascosti dell’ADHD – Architectours.it

Rapportato al modo di fare il bucato, un indicatore di presenza di ADHD è la gestione degli abiti nel cosiddetto “floordrobe”, ossia l’abitudine di “gettare in terra” gli abiti indossati perché non troppo sporchi da essere messi in lavatrice e non troppo puliti da poter essere messi di nuovo nell’armadio.

Questa pratica di gestire gli abiti produce una presenza prolungata nel tempo di mucchi di abiti sul pavimento o nei cesti per la biancheria, pronti a essere utilizzati nuovamente nel caso in cui venisse voglia di farlo, ma non tanto da essere riposti nell’armadio.

Secondo gli esperti, è anche un modo inconscio delle persone affette da ADHD di ricordare a se stesse che ci sono delle cose da completare, come appunto mettere a posto i vestiti da lavare o da riporre nuovamente nell’armadio, ma poiché la mente umana si adatta facilmente a ciò che conosce e vede, si rischia di abituarsi a vedere le pile di panni sul pavimento e di darle per scontate, finendo per lasciarle là a sedimentare per settimane.

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