Rischi 5.000 euro di multa, questo è l’errore che nessuno dovrebbe fare quando realizza i lavori in casa. Ecco a cosa fare attenzione.
La novità è appena entrata in vigore ma si sta ancora aspettando il testo ufficiale. Già iniziato però il tam tam di questa notizia che è veramente eclatante e che arriva dopo una scia di morti bianche sul lavoro, in particolare nei cantieri edilizi. Si tratta dunque di una delle prime mosse del Governo targato Meloni contro questa piaga.
In altre parole, stiamo parlando del Decreto Pnrr e della legge di conversione che è la n.56 del 2024 e che è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2024. Previsto un abbassamento delle soglie di congruità della manodopera anche secondo quanto sarebbe scritto nel Decreto 1 maggio del quale al momento non abbiamo ancora il testo ufficiale che il Consiglio dei Ministri ha approvato.
Quali sono dunque questi importanti cambiamenti apportati dall’attuale legislazione in campo del lavoro edilizio? E che conseguenze avranno sui cittadini che vogliono ristrutturare la loro casa avvalendosi di personale qualificato? Cerchiamo di approfondire il tutto per capirlo.
La legge è cambiata per combattere il lavoro nero nell’edilizia e tentare di dare ai lavoratori un ambiente più sicuro dove poter lavorare. Sarà sufficiente questa manovra? Quel che è certo è che si punta ad avere un controllo più capillare del tutto. Ecco perché sarà importantissimo possedere questo documento prima di dare avvio ai lavori.
In altre parole, stiamo parlando del certificato di congruità della manodopera, ovvero del rapporto tra il costo dell’operato dei lavoratori e quello complessivo dell’opera edilizia da realizzare. Si tratta di un adempimento necessario per usufruire delle detrazioni fiscali che fino ad adesso non prevedeva nessuna multa per la maggioranza di coloro che non erano trovati in regola.
Sanzionabili erano, infatti, soltanto quei cantieri privati di un valore superiore ai 500mila euro e quelli pubblici di più di 150mila euro. Oggi le cose sono cambiate. Il responsabile dei lavori edilizi che viene trovato sprovvisto di questo documento potrà rischiare una multa anche fino a 5mila euro.
Abbassando la soglia delle sanzioni sulla dichiarazione di congruità della manodopera, lo Stato quindi pensa di aumentare il controllo su questo settore. Dal 1 maggio 2024 la sanzione per il mancato possesso della suddetta certificazione varrà sia per i cantieri pubblici che quelli privati con valore superiore ai 70mila euro.
Per le famiglie che vogliono rimodernare la propria casa, però, non cambia molto in quanto solitamente per questo tipo di intervento così oneroso sono solite rivolgersi a un professionista del settore.
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