L’Agenzia delle Entrate ha varato una strategia a due livelli per combattere l’evasione fiscale legata agli immobili. Ecco le linee guida.
Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha reso pubblico il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) per il triennio 2024-2026. Tra gli obiettivi chiave delineati per questo periodo, spicca la determinazione a contrastare l’evasione fiscale legata al settore immobiliare. Insomma, un giro di vite sulle eventuali irregolarità. Ecco tutto quello che c’è da sapere, ricordando sempre il vecchio adagio: “male non fare, paura non avere”.
Il PIAO 2024-2026 stabilisce una strategia a due livelli per combattere l’evasione fiscale legata agli immobili. In primo luogo, si punta a individuare le cosiddette “case fantasma”, e in secondo luogo, si mira ad aggiornare i dati contenuti nei registri catastali. In particolare, l’identificazione delle “case fantasma” rappresenta l’obiettivo più ambizioso per l’Agenzia delle Entrate. In questi anni, infatti, abbiamo visto proliferare i bonus casa, in alcuni casi aboliti (o limitati) proprio a causa degli abusi perpetrati.
Il PIAO 2024-2026 recepisce sostanzialmente le disposizioni della Legge di Bilancio, consentendo controlli incrociati tra l’utilizzo dei bonus edilizi e i valori catastali degli immobili. In questo contesto, l’Agenzia delle Entrate potrà inviare lettere di compliance ai proprietari degli immobili che hanno beneficiato di tali agevolazioni, invitandoli ad aggiornare le informazioni catastali.
Entro il 2026, l’Agenzia si propone di ampliare la percentuale di territorio nazionale soggetto a indagini cartografiche dal 45% attuale al 70%, un aumento di 25 punti percentuali. Le verifiche saranno condotte attraverso la realizzazione di ortofoto, cioè fotografie aeree ad alta risoluzione.
Le ortofoto saranno confrontate con le mappe catastali esistenti al fine di individuare edifici assenti dalle mappe o con geometrie diverse da quanto precedentemente documentato. È importante notare che le attività di costruzione, ampliamento, ristrutturazione o miglioramento degli edifici possono influire sulla rendita catastale dell’immobile. In tali casi, il contribuente è tenuto a presentare un’apposita dichiarazione di aggiornamento catastale.
Il PIAO 2024-2026 prevede che se il contribuente non provvede a presentare questa dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate può intervenire direttamente in sua vece o inviare una lettera di compliance. Questa possibilità è particolarmente rilevante per coloro che hanno usufruito di agevolazioni fiscali come il Superbonus o altri bonus edilizi.
Con la Legge di Bilancio 2024, l’Agenzia delle Entrate è stata incaricata di verificare la presentazione della dichiarazione di variazione dello stato dei fabbricati per gli immobili oggetto di interventi agevolati dai bonus edilizi. Questo perché tali lavori potrebbero determinare un aumento della rendita catastale dell’immobile.
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