IMU 2024, quali sono le news in arrivo? Con questa guida non si sbaglia: tempistiche e scadenze, ecco come stare al passo.
Stare al passo in materia IMU 2024 sembra complesso date le numerose novità in arrivo, ma non ci si deve abbattere. C’è una modalità impeccabile per gestire tutto, basta soltanto tenere presente i punti chiave della questione. Ecco cosa sapere sui cambiamenti in arrivo, quali sono le scadenze previste, e chi e come deve adempiere in maniera tempestiva. Ecco la guida impeccabile per non perdere nemmeno la più piccola modifica.
Come è ben noto l’IMU è la tassa sulla casa, “Imposta Municipale Unica” e nel 2024 sono previste delle modifiche che i contribuenti non possono lasciarsi scappare. La tassa municipale è una patrimoniale chiamata sia “propria” che “unica”. La paga chi possiede un immobile o un terreno agricolo, ma ci sono delle situazioni specifiche da prendere in considerazione.
Infatti sono previste anche delle “esenzioni”, cioè dei casi particolari che non prevedono il pagamento della tassa. Nello specifico, secondo quanto previsto per la gestione dell’IMU per tutto il 2024, ci sono importanti modifiche sia nei termini di esenzione che in quelli di pagamento. Ecco cosa sapere, e soprattutto come mantenere un atteggiamento corretto e nei limiti della legalità per chi deve pagare.
L’IMU è stata istituita nel 2011, ma da allora la modalità di gestione è cambiata anche per cause di forza maggiore, quale la pandemia da Covid-19. Infatti, da allora è stato introdotto il pagamento sulla prima, qualora si tratti di un immobile rientrante nella categoria catastale di lusso. Ma ancora una volta, subentrano delle novità da comprendere appieno, per capire quando e chi deve pagare, e soprattutto come deve esser fatto nella maniera corretta.
Ad oggi sappiamo che la tassa sulla casa dal 2020 accorpa anche la Tasi, cioè di uno dei contributi di competenza dei comuni come la Tari. Così, sulla base della normativa nazionale, subentrano delle agevolazioni specifiche. Tra le conferme c’è l’esenzione sulla prima casa, cioè chi ne possiede solo una e ci vive anche, ad eccezione degli immobili di lusso come sopracitato. Chi è obbligato a pagare e chi è esente?
Nella prima categoria rientrano i possessori di fabbricati e terreni agricoli, ma anche i titolari di diritti reali di godimento, quale abitazione, usufrutto, ed enfiteusi. Senza dimenticare i locatari di mobili in leasing, e i coniugi ai quali viene lasciata la casa in seguito a separazione legale. Invece non paga nulla e quindi rientrare nella seconda categoria, chi è possessore di una sola casa la quale corrisponde all’abitazione principale. Stessa agevolazione per chi rientra nelle categorie catastali C2, C6 e C7.
Per il pagamento, entro quando bisogna farlo? Le quote possono essere riversate in due momenti. La prima scadenza è il 17 giugno 2024, quindi entro questa data si paga la prima rata. La seconda rata è da pagare entro il 16 dicembre 2024. Infine, come pagare? Si può fare online tramite il modello PagoPA, o mediante modello F24 oppure anche con bollettino postale compatibile con il modello F24.
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