I consigli degli esperti per dare un tocco personale al tuo bagno: costruisci un mobiletto per l’angolo lavandino tutto da solo.
Realizzare un mobiletto su misura per sfruttare lo spazio inutilizzato sotto il lavandino può trasformarsi in un progetto entusiasmante e ricco di soddisfazioni. Questo articolo esplora il processo di costruzione di un mobiletto fai-da-te, evidenziando l’importanza del riciclo del legno e fornendo dettagli tecnici su come assemblare le varie parti.
Il progetto inizia con una premessa fondamentale: l’utilizzo di legno riciclato. Questa scelta non solo testimonia un approccio eco-sostenibile al bricolage ma dimostra anche come materiali apparentemente destinati allo scarto possano trovare nuova vita in progetti utili e esteticamente gradevoli. Il legno di abete, recuperato e riutilizzato, diventa la materia prima principale per la realizzazione delle parti strutturali del mobiletto.
Mobiletto dell’angolo lavandino fai da te: costruiscilo in pochi passi
Le fiancate del mobile sono costruite assemblando tavole di abete mediante l’utilizzo dei lamelli, piccole lamelle incollate che aiutano a mantenere unite le tavole. Questa tecnica non solo garantisce solidità alla struttura ma permette anche una finitura più pulita ed elegante rispetto all’utilizzo di viti o chiodi a vista.
Un elemento distintivo del mobile è rappresentato dal frontale alto sagomato che segue il profilo del lavandino. Per realizzarlo, viene prima modellata una tavola che poi viene fissata ai fianchi con colla, angolari ad elle e viti. La base collega i due fianchi garantendo stabilità all’intera struttura. Essa viene rifinita seguendo il contorno della colonna esistente sotto il lavandino per assicurare una perfetta integrazione con lo spazio disponibile.
All’interno dei fianchi vengono posizionati due ripiani su ciascun lato, aumentando così lo spazio disponibile per riporre oggetti o prodotti necessari nell’uso quotidiano del bagno. I reggi mensola sono costruiti appositamente per sostenere i ripiani, ottimizzando la distribuzione dello spazio interno.
La parte forse più tecnicamente impegnativa riguarda la realizzazione degli sportellini dotati di cornici lavorate attraverso mortase e tenoni, tecniche tradizionalmente utilizzate nella falegnameria professionale per garantire giunzioni solide ed esteticamente piacevoli. Dopo aver smontato le parti precedentemente preparate per recuperare le specchiature centrali e le cornici, si procede con un paziente lavoro di pulitura e preparazione prima dell’assemblaggio finale degli sportellini.
Per l’alloggiamento delle cerniere si crea una foro negli sportellini. Questo dettaglio tecnico consente agli sportelli di aprirsi fluidamente senza intoppi. I pomelli dei mobili rappresentano un altro tocco personale significativo: anziché acquistarli già pronti, vengono torniti manualmente dall’autore stesso dimostrando così amore per il dettaglio artigianale.
La fase finale prevede la pitturazione del mobiletto: dopo aver applicato le prime maniche con pennello per assicurare una copertura uniforme nelle zone più difficili da raggiungere, si conclude con due passaggi finali usando bombolette spray bianco lucido. Questo metodo non solo accelera i tempi ma garantisce anche una finitura omogenea ed elegante che valorizza ulteriormente il lavoro svolto.
Il risultato è un mobiletto funzionale ed esteticamente gradevole che non solo risponde alle esigenze pratiche ma aggiunge anche un tocco personale allo spazio bagno grazie alla cura dei dettagli e all’impegno nel recupero creativo dei materiali.