Puoi richiedere una detrazione anche senza ristrutturazione per avere elettrodomestici nuovi in casa: come fare.
La legge di stabilità del 2016 ha introdotto una serie di misure volte a incentivare l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, tra cui spicca la possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale Irpef del 50% per l’acquisto di apparecchiature classificate A+ (A per i forni).
Tuttavia, questa opportunità è stata vincolata alla realizzazione contemporanea di lavori di ristrutturazione sull’immobile. Ma cosa succede quando si desidera acquistare nuovi elettrodomestici senza procedere con la ristrutturazione della casa? Esistono delle alternative per ottenere agevolazioni fiscali?
Il bonus previsto per gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica è indissolubilmente legato alla condizione che l’acquirente sia contemporaneamente impegnato in lavori di ristrutturazione dell’immobile. Questo significa che, al momento attuale, non esiste una detrazione specifica dedicata a chi acquista grandi elettrodomestici classificati A+ o A senza associarli a interventi edilizi.
Questa situazione genera non poco disappunto tra i consumatori, soprattutto se si considera che il cosiddetto bonus mobili, destinato all’acquisto di arredi quali cucine e camere da letto, non presenta lo stesso tipo di vincoli ed è quindi più accessibile.
Nonostante il chiaro distacco tra le due tipologie di incentivi – uno strettamente collegato alla ristrutturazione dell’immobile e l’altro no – esiste comunque un margine attraverso il quale alcuni consumatori possono tentare di ottenere vantaggi fiscali sull’acquisto degli elettrodomestici. Il bonus mobili infatti, pur essendo principalmente destinato all’arredamento, può rappresentare un piccolo spiraglio.
Tale agevolazione fiscale è rivolta alle giovani coppie under 30 (con almeno un componente minorenni) e permette una certa flessibilità nell’interpretazione degli acquisti ammissibili. Sebbene gli elettrodomestici non siano esplicitamente inclusi nella categoria dei beni agevolabili dal bonus mobili, alcune configurazioni particolari – come quelle in cui gli apparecchi sono integrati nei mobili della cucina – potrebbero offrire delle interpretazioni favorevoli.
L’esclusione degli acquirenti privi d’intenti ristrutturativi dalle agevolazioni fiscali sugli elettrodomestici solleva questioni importanti riguardanti la promozione dell’efficienza energetica. In questo contesto emerge chiaramente la necessità d’interventi normativi mirati a colmare tale lacuna.
In attesa che il legislatore possa prendere in considerazione eventuali modifiche o estensione dei benefici già esistenti anche agli acquirenti “senza ristrutturazione”, resta fondamentale informarsi accuratamente sulle possibilità offerte dalle normative vigenti. Rivolgersi a professionisti del settore o consultare direttamente le fonte ufficiali rimane il modo migliore per navigare nel complesso panorama delle agevolazioni fiscali italiane.
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