Se la casa è inagibile o disabitata devo lo stesso pagare la Tari? Attenzione a questi casi e come evitare un pagamento.
La questione della Tari, la tassa sui rifiuti, è sempre stata oggetto di dibattito quando si tratta di immobili non abitati. Secondo l’orientamento della Corte di Cassazione, ogni immobile è soggetto al pagamento della Tari indipendentemente dal fatto che sia abitato o meno.
Questo perché esiste una “presunzione di tassabilità” che può essere superata solo dimostrando l’inutilizzabilità dell’immobile. Pertanto, anche le case disabitate e allacciate ai servizi pubblici sono tenute al pagamento del tributo.
La situazione cambia radicalmente per gli immobili dichiarati inagibili. L’inagibilità, attestata da un certificato rilasciato dal Comune, implica che l’immobile non possa essere abitato e quindi esclude il dovere di pagare la Tari su tale proprietà. È necessario però che il proprietario comunichi esplicitamente al Comune lo stato dell’immobile per beneficiare dell’esenzione dalla tassa sui rifiuti.
Un altro caso particolare riguarda gli immobili agibili ma privi sia di utenze (gas, luce e acqua) sia di arredamento essenziale (letto, sedie ecc.). In queste circostanze specifiche, il proprietario può essere esentato dal pagamento della Tari dimostrando che l’abitazione non è idonea a ospitare persone.
Per quanto riguarda le seconde case, il principio generale prevede il pagamento della Tari indipendentemente dall’utilizzo effettivo dell’immobile. Esistono tuttavia possibilità di riduzione del tributo per i non residenti che utilizzano l’abitazione solo occasionalmente o stagionalmente. Il Comune ha infatti la facoltà di applicare delle riduzioni basate su specifiche condizioni quali l’utilizzo limitato o discontinuo dell’immobile.
In conclusione, mentre le regole generali prevedono il pagamento della Tari per ogni tipo d’immobile suscettibile di produrre rifiuti, esistono delle eccezioni significative legate allo stato d’inagibilità o all’assenza totale degli elementi essenziali alla vita domestica e alle utenze. Per beneficiare delle esenzioni o riduzioni previste dalla legge è fondamentale una comunicazione attiva con le autorità comunali competenti e una documentazione adeguatamente preparata a supporto delle proprie richieste.
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