Quali sono i contratti di affitto più usati in Italia e quali scegliere in base alle proprie esigenze: non commettere questi errori.
Nel 2023, il mercato degli affitti in Italia ha mostrato una tendenza interessante che riflette la crescente popolarità della scelta di abitare in affitto. Secondo l’Ufficio Studi di Tecnocasa, una significativa maggioranza dei contratti di locazione, pari al 65,6%, è stata stipulata da coloro che vedono nell’affitto una soluzione abitativa per motivi personali o economici. Questa preferenza supera nettamente quella dei lavoratori trasfertisti e degli studenti universitari, i quali rappresentano rispettivamente il 25,5% e l’8,9% del totale.
Analizzando le dinamiche urbane, emerge che Bologna (52,8%), Bari (42,9%), Milano (40,8%) e Firenze (36,2%) sono le città con la più alta percentuale di locazioni legate al mondo del lavoro. Per quanto concerne gli studenti universitari invece Verona (32,9%), Torino (29,6%), Milano (19,4%) e Firenze (19%) si posizionano come i centri urbani con la maggiore concentrazione di affitti a questa categoria. Interessante notare come a Milano sia diminuita la percentuale degli studenti inquilini rispetto all’anno precedente.
Quali sono i contratti di affitto più usati in Italia
Il panorama dei contratti d’affitto nel 2023 mostra un declino nei contratti a canone libero – passati dal 51,9% nel 2019 al 42,3% – e un incremento significativo nei contratti transitori che salgono dal 18.4% al 29.1%. Questo cambiamento suggerisce una predilezione per formule contrattuali più flessibili e brevi. Al contrario i contratti a canone concordato hanno visto una leggera diminuzione attestandosi sotto il soglia del precedente triennio.
Approfondendo l’analisi nelle grandi metropoli italiane emerge come Bologna e Milano favoriscano prevalentemente il canone libero mentre Roma mostra una netta inclinazione verso il canone concordato con il 64.1%. Genova e Verona seguono questa tendenza con alti tassi di locazioni a canone concordato dimostrando così diverse preferenze regionali nel tipo di contratto d’affitto.
In termini di tipologie abitative prevalgono i bilocali con il 37.8% delle preferenze seguiti dai trilocali sul mercato dell’affitto italiano con un solido31.2%. È interessante osservare anche l’aumento progressivo nella scelta dei monolocali segnalando così un cambiamento nelle esigenze abitative degli italiani.
La fascia demografica predominante tra gli inquilini italiani è quella compresa tra i 18 e i 34 anni rappresentando quasi la metà del totale degli affitti stipulati nel paese nel2023conil47.2%. Le percentuali tendono poi a diminuire all’aumentare dell’età dimostrando come l’affitto sia particolarmente popolare tra i giovani adulti alla ricerca della loro prima o nuova soluzione abitativa.