Distacco della luce per morosità in una casa in affitto: chi paga i danni

Chi paga i danni in caso di distacco della corrente elettrica per morosità? Attenzione a questi casi, cosa stabilisce la legge.

Il distacco della fornitura di energia elettrica per morosità rappresenta un’eventualità piuttosto spiacevole sia per inquilini che per proprietari di immobili in affitto. Questa misura viene adottata dall’operatore energetico qualora l’intestatario della bolletta non provveda al pagamento delle fatture dovute, dopo aver ricevuto diversi solleciti. Ma chi deve farsene carico tra inquilino e proprietario?

Distacco luce per morosità, chi paga in casa in affitto
Chi paga in una casa in affitto il distacco della luce – Architectours.it / Credits: Canva.it

Il processo di interruzione della fornitura elettrica si attiva quando l’intestatario delle bollette accumula un debito con il fornitore, nonostante i ripetuti solleciti di pagamento. L’operatore energetico, prima di procedere al distacco effettivo, invia una comunicazione ufficiale all’utente moroso, offrendogli un termine ultimo per regolarizzare la sua posizione.

Distacco della luce per morosità in affitto: chi paga

Le tempistiche del distacco variano a seconda delle politiche interne dei vari fornitori d’energia. Generalmente, dopo l’invio dell’avviso di sospensione della fornitura tramite raccomandata o PEC, si hanno circa 20 giorni a disposizione per saldare il debito prima che la fornitura venga effettivamente interrotta. La normativa vigente prevede che gli operatori avvisino sempre gli utenti prima del distacco. Inoltre, possono optare per una riduzione temporanea della potenza erogata come misura alternativa alla sospensione totale del servizio.

Esistono specifiche situazioni protette dalla normativa in cui il distacco dell’energia elettrica non può essere effettuato: clienti con apparecchiature salvavita collegate, nei giorni festivi o in assenza di adeguata comunicazione preliminare sono solo alcuni esempi. La questione chiave riguarda a chi spetti la responsabilità del pagamento delle bollette insolute. La risposta dipende dall’intestazione delle fatture: se le bollette sono intestate all’inquilino, sarà lui a dover affrontare direttamente il debito con il fornitore; se invece sono intestate al proprietario dell’immobile, sarà quest’ultimo a dover provvedere al saldo del debito accumulato.

Una volta saldato il debito accumulato con il fornitore energetico, è necessario informarlo tempestivamente seguendo le indicazioni fornite nella lettera di messa in mora. Il cliente ha diritto alla riattivazione entro due giorni lavorativi dalla comunicazione del saldo debitore; eventuali ritardi da parte dell’operatore comportano indennizzi automatici a favore dell’utente.

Comprendere i dettagli relativi al processo di disconnessione e riattivazione della fornitura energetica è essenziale sia per gli inquilini sia per i proprietari degli immobili locati. Conoscere le proprie responsabilità può aiutare a gestire meglio situazioni spiacevoli come quella del distacco dell’elettricità per morosità.

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