Quali sono i costi da sostenere per la nuova Direttiva Casa Green dell’Unione Europea? Cosa accadrà nei prossimi anni.
La Direttiva UE Casa Green rappresenta una svolta significativa per il settore edilizio europeo, mirando a ridurre del 16% il consumo di energia primaria negli edifici residenziali entro il 2030.
Questo obiettivo, che si traduce in una diminuzione di 6,32 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), pone l’accento sulla necessità di ristrutturare gli edifici più energivori, in particolare quelli appartenenti alla classe energetica G. Il Politecnico di Milano stima che l’adeguamento degli edifici a questi nuovi standard comporterà un investimento complessivo vicino ai 180 miliardi di euro.
Nel corso del 2023, l’Italia ha visto un flusso considerevole di investimenti nel campo dell’efficienza energetica, quantificabile tra gli 85 e i 95 miliardi di euro. Questa spinta è stata principalmente generata dal settore residenziale attraverso incentivi come il Superbonus, che da solo ha catalizzato tra i 55 e i 59 miliardi di euro. Nonostante ciò, la posizione dell’Italia rimane alquanto arretrata rispetto agli altri Paesi membri dell’UE nell’indice Odyssee-Mure.
Un sondaggio condotto da Energy&Strategy ha evidenziato una certa riluttanza delle imprese italiane ad impegnarsi ulteriormente nell’efficienza energetica. Circa il 45% delle aziende intervistate non ha realizzato alcun investimento nel settore nel corso del 2023. Tra le motivazioni principali per gli investimenti figurano la riduzione dei consumi e la sensibilità verso i benefici economici e ambientali derivanti dall’efficienza energetica. Tuttavia, ostacoli come il lungo tempo necessario per recuperare l’investimento e l’incertezza normativa frenano ulteriormente gli sforzi.
Le ESCo (Energy Service Companies) giocano un ruolo cruciale nella promozione dell’efficienza energetica in Italia. Un recente studio ha messo in evidenza come oltre tre quarti delle ESCo offrano soluzioni basate sul fotovoltaico, con una forte presenza sia nel settore pubblico che in quello residenziale. Nonostante ciò, esiste ancora una certa distanza tra le aspettative legate al risparmio energetico e gli interventi effettivamente realizzati.
In conclusione (senza paragrafo finale), la Direttiva UE Casa Green rappresenta sia una sfida che un’opportunità per l’Italia. Se da un lato impone onerosi adeguamenti infrastrutturali valutati intorno ai 180 miliardi di euro, dall’altro offre la possibilità di modernizzare il patrimonio immobiliare italiano rendendolo più efficiente e sostenibile dal punto vista energetico. La strada da percorrere è tuttavia complessa e richiederà uno sforzo coordinato tra governo, imprese ed entità finanziarie per garantire che gli obiettivi ambiziosi possano essere raggiunti nei tempi previsti.
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