Come affittare una casa al mare in regola: attenzione a questi casi, mai commettere questi errori

Non commettere questi errori quando vuoi affittare una casa al mare: ecco come fare tutto in regola, attenzione a questi casi. 

Mettere a reddito una seconda casa situata in una località turistica è un’opzione allettante per molti proprietari. La chiave per farlo legalmente e senza incorrere in sanzioni fiscali risiede nella comprensione della normativa che regola la cosiddetta “locazione per finalità turistiche”.

Casa al mare come affittare seguendo le regole
Affittare casa al mare seguendo tutte le regole – Architectours.it / Credits: Canva.it

Questo tipo di contratto, destinato a soddisfare esigenze abitative temporanee e non primarie, si rivela l’opzione ideale per chi desidera affittare la propria proprietà a scopo vacanziero.

Affittare casa al mare: come fare tutto in regola

Una delle peculiarità della locazione turistica è la sua flessibilità in termini di durata. A differenza degli affitti tradizionali, qui le parti hanno libertà totale nel definire il periodo dell’affitto, senza vincoli specifici. Importante è che al termine concordato, il contratto si considera automaticamente concluso, semplificando così le procedure di disdetta. Tuttavia, è essenziale che il contratto sia redatto in forma scritta per evitare possibili controversie.

Quando si parla di affitti brevi (durata non superiore ai 30 giorni), emerge un quadro normativo specifico soprattutto riguardo alla registrazione del contratto. Sebbene gli affitti inferiori ai 30 giorni siano esentati dall’obbligo di registrazione (salvo casi particolari), è fondamentale prestare attenzione alla somma delle durate dei vari affitti brevi stipulati con lo stesso conduttore nell’arco dell’anno fiscale. Questo perché superando i 30 giorni complessivi si rende necessaria la registrazione.

Affittare casa al mare seguendo tutte le regole
Casa al mare come affittare seguendo le regole – Architectours.it / Credits: Canva.it

Per quanto riguarda l’APE, questo documento non è richiesto nei casi di locazioni inferiori ai 30 giorni, alleggerendo così gli oneri burocratici sul locatore. Per quanto concerne il canone d’affitto, la legge lascia ampia libertà nella determinazione dell’importo; tuttavia, viene imposto un limite all’anticipo che può essere richiesto al momento della firma del contratto. Un aspetto da non sottovalutare riguarda l’obbligo del locatore o sublocatore di comunicare alla Questura le generalità degli occupanti entro 24 ore dall’arrivo. Inoltre, i locatori possono beneficiare del regime fiscale della cedolare secca sugli affitti brevi: questa opzione offre vantaggi sia in termini di semplicità dichiarativa sia come alleggerimento fiscale.

Infine, quando la gestione dell’affitto avviene tramite intermediari immobiliari o piattaforme online specializzate nel settore delle vacanze brevi, emergono ulteriori dettagli operativi da considerare. Gli intermediari sono tenuti all’applicazione e versamento della ritenuta d’acconto sui canoni incassati a nome del locatore; un meccanismo pensato per garantire trasparenza e correttezza nelle transazioni economiche tra le parti coinvolte. Comprendere appieno i requisiti legali e fiscali legati all’affitto breve o alla locazione turistica permette ai proprietari immobiliari non solo di mettere a reddito efficacemente le loro proprietà ma anche di navigare con sicurezza nel panorama normativo vigente.

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