Corri un rischio enorme se schiacci le blatte in casa: ecco quali sono tutti gli errori che non dovresti mai commettere.
D’estate, gli insetti trovano facilmente rifugio nelle nostre abitazioni, trasformandosi in ospiti indesiderati e spesso temuti.
Tra questi, le blatte occupano un posto di rilievo nella gerarchia delle nostre paure domestiche. La reazione più immediata alla loro vista è spesso quella di schiacciarle sotto una scarpa o una pantofola, ma questa pratica apparentemente risolutiva nasconde delle conseguenze non indifferenti.
Schiacciare una blatta può sembrare la soluzione più rapida per liberarsi del problema. Tuttavia, questo gesto può avere l’effetto contrario a quello desiderato. Gli scarafaggi sono noti per il loro rapido comportamento riproduttivo soprattutto quando si sentono minacciati. In pratica, eliminare fisicamente uno di questi insetti potrebbe stimolare la colonia a cui appartiene a riprodursi ancora più velocemente per compensare la perdita subita. Questo meccanismo di difesa naturale può portare a un aumento della loro presenza in casa con tutti i rischi che ne conseguono per la salute degli abitanti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sconsiglia vivamente di calpestare gli scarafaggi definendoli “spazzini antigienici degli ambienti umani”. Questa azione può infatti favorire la trasmissione di patologie anche gravi come salmonella, dissenteria, colera e febbre tifoide. Schiacciando una blatta si rischia quindi non solo di disperdere uova e batteri nell’ambiente domestico ma anche di contaminare superfici e oggetti con germi potenzialmente patogeni.
Gli scarafaggi sono vettori di numerosissime uova e batteri nocivi per l’uomo. Schiacciandoli si libera involontariamente questo carico biologico nell’ambiente domestico aumentando il rischio che nuovi esemplari possano nascere proprio all’interno della nostra abitazione. Inoltre, i batteri presenti sul loro corpo possono essere facilmente trasferiti alle superfici durante lo schiacciamento diffondendo germi che possono provocare serie infezioni oltre ad asma e allergie.
I restanti dei corpi delle blatte possono diventare fonte d’attrazione per altri insetti come formiche o mosche che si nutriranno dei residui organici lasciati dall’insetto morto. Questo fenomeno può innescare un circolo vizioso complicando ulteriormente la situazione dal punto di vista igienico-sanitario all’interno dell’abitazione.
La presenza occasionale di uno scarafaggio non deve indurre al panico né tantomeno alla sua eliminazione fisica diretta attraverso lo schiacciamento. È consigliabile rimuoverlo delicatamente utilizzando metodi meno drastici come intrappolarlo sotto un bicchiere o una scatola per poi liberarlo all’esterno dell’abitazione.
Prevenire è sempre meglio che curar: mantenere pulite tutte le superfici della casa ed evitare accumuli d’immondizia sono pratiche fondamentali per scoraggiarne l’insediamento. Utilizzare repellenti natural come alloro, cetriolo o oli essenziali può creare barriere olfattive efficaci contro questi indesiderati visitatori estivi senza ricorrere a metodi dannosi sia per loro sia per noi stessif stessif stessif
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