Cambia tutto con il Decreto Salva Casa, le novità per i proprietari per il cambio destinazione d’uso: cosa sapere.
Il cammino legislativo del Decreto Salva Casa si avvicina alla conclusione. Dopo l’approvazione in Commissione Ambiente, il disegno di legge è pronto per essere discusso in Aula alla Camera dei Deputati, segnando un passo importante verso la sua adozione definitiva.
La prossima settimana sarà la volta del Senato, che esaminerà il provvedimento poco prima della scadenza per la conversione in legge, prevista per il 28 luglio.
Decreto Salva Casa: cambio destinazione d’uso, novità per i proprietari
Una delle novità più rilevanti introdotte dal decreto concerne le modifiche alle norme relative ai cambi di destinazione d’uso degli immobili. L’intento è quello di abbassare le soglie minime di altezza e superficie necessarie per ottenere l’abitabilità, facilitando così la trasformazione di spazi fino ad ora non considerati idonei a diventare residenze. Questa modifica mira a rispondere alle esigenze attuali di riutilizzo degli spazi urbani, superando una normativa datata 1975 ritenuta obsoleta.
Il decreto stabilisce nuovi criteri per l’asseverazione della conformità igienico-sanitaria degli immobili da parte dei progettisti. Tra questi, si annoverano locali con un’altezza minima interna ridotta a 2,40 metri e dimensioni minime dei monolocali fissate a 20 metri quadrati per una persona e 28 metri quadrati per due persone. Queste misure rappresentano un allentamento significativo rispetto ai precedenti standard.
Perché un immobile possa beneficiare delle nuove condizioni di abitabilità deve essere situato in edifici oggetto di interventi mirati al recupero edilizio e al miglioramento igienico-sanitario. È necessario che ogni asseverazione sia supportata da un progetto che garantisca adeguati livelli igienico-sanitari attraverso sistemi naturali di ventilazione.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la semplificazione dei cambiamenti nella destinazione d’uso degli immobili senza necessità di opere strutturali. Il decreto introduce infatti la possibilità di effettuare variazioni accompagnate da lavori in regime di edilizia libera, ampliando notevolmente le opportunità di riqualificazione urbana senza onerosi interventi costruttivi.
Infine, viene introdotta una disposizione che agevola il recupero dei sottotetti anche quando non vengono rispettate le distanze minime legalmente previste tra gli edifici o dai confini della proprietà. Tale emendamento punta a valorizzare ulteriormente gli spazi sotto tetto esistenti nel rispetto delle normative regionali vigenti.
Il Decreto Salva Casa rappresenta un importante passo avanti nella direzione del recupero urbano e dell’adeguamento delle abitazioni alle moderne esigenze residenziali, promuovendo al contempo interventi più sostenibili dal punto vista ambientale ed economico.