Perché si rischia un enorme danno ambientale quando si parla della leggendaria Grotta Azzurra di Capri: ecco il piano per proteggerla.
Anacapri, comune dell’isola di Capri, si appresta a lanciare una sfida importante per la conservazione di uno dei suoi gioielli più preziosi: la Grotta Azzurra.
Questo angolo paradisiaco, famoso per le sue acque cristalline e i giochi di luce che generano un’atmosfera quasi surreale, è da sempre una delle destinazioni più ambite dai turisti di tutto il mondo. Tuttavia, il turismo di massa e l’inquinamento acustico prodotto dai motoscafi stanno minacciando seriamente la sua integrità e bellezza.
Il sindaco Franco Cerrotta ha messo in campo una proposta innovativa mirata alla salvaguardia della Grotta Azzurra: l’introduzione di un cordone di boe nel tratto di mare antistante l’ingresso della grotta. Questa soluzione naturale avrebbe lo scopo di limitare l’accesso dei motoscafi all’area, riducendo così significativamente l’impatto ambientale e preservando la tranquillità del luogo.
La strategia proposta da Anacapri si colloca all’interno di un progetto più ampio che mira alla promozione del turismo ecologico e sostenibile. Il sindaco Cerrotta intende valorizzare le meraviglie naturali dell’isola, come i suoi fondali marini ricchi di biodiversità spesso danneggiati dall’ancoraggio delle imbarcazioni. L’intento è quello di favorire una forma di turismo più riflessiva e consapevole che consenta ai visitatori non solo di godere della bellezza dell’isola ma anche contribuire alla sua conservazione.
L’obiettivo principale è rendere accessibile la Grotta Azzurra in maniera sostenibile a tutti i visitatori, indipendentemente dalla loro capacità economica. Si sta valutando l’introduzione dei mezzi eco-compatibili come piccole imbarcazioni a remi o alimentate ad energia elettrica che possano trasportare i turisti fino alla grotta minimizzando l’impatto ambientale.
In questo contesto si inserisce anche la direttiva Bolkestein che potrebbe rappresentare uno strumento ulteriore per democratizzare l’accesso alle bellezze marine offerte da Capri. La direttiva prevede infatti che possano essere messe a gara soltanto le concessioni relative ai servizi ristorativi sulla spiaggia mentre lascia libero accesso alle aree balneari. Ciò garantirebbe a tutti i cittadini la possibilità d’ammirare il mare senza dover affrontare costi proibitivi.
L’iniziativa promossa dal sindaco Cerrotta rappresenta un esempio virtuoso del modo in cui le amministrazioni locali possono agire concretamente nella tutela del patrimonio naturale promuovendo al contempo uno sviluppo turistico responsabile ed eco-sostenibile. La Grotta Azzurra simboleggia non solo la bellezza intrinseca dell’isola ma anche il suo valore storico-culturale che necessita d’essere protetto affinché possa continuare ad incantare generazioni future nel pieno rispetto dell’ambiente circostante.
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