Dai costi alle autorizzazioni necessarie: quali sono le differenze tra dehors, gazebo, veranda e pergolato. Ecco cosa sapere.
Negli ultimi anni, con l’aumento della richiesta di spazi all’aperto per scopi commerciali e ricreativi, termini come “dehors”, “gazebo”, “veranda” e “pergolato” sono entrati nel vocabolario comune, spesso generando confusione a causa delle loro specificità e differenze.
Comprendere esattamente cosa si intende per “dehors” e distinguerlo dalle altre strutture simili è fondamentale non solo per i professionisti del settore edilizio e urbanistico, ma anche per chi desidera arricchire il proprio spazio esterno domestico o commerciale in modo funzionale e conforme alle normative. In questo articolo chiariremo le caratteristiche distintive tra “dehors” e le altre tipologie di coperture esterne, analizzando inoltre le normative a cui attenersi.
I dehors sono spazi composti da elementi mobili, smontabili e facilmente removibili che definiscono un ambiente all’aperto destinato al ristoro negli esercizi commerciali e di ristorazione. Questo spazio è attrezzato con pavimentazione, arredi come sedie, tavoli e fioriere, impianti elettrici e di condizionamento, e spesso teli plastificati per la chiusura.
Il termine “dehors”, di origine francese, è entrato nella lingua piemontese dalla seconda metà del XIX secolo. Nella lingua originale, “dehors” indica genericamente la parte esterna di un oggetto. Tuttavia, nel dialetto piemontese ottocentesco, il significato si è ristretto a descrivere specificamente gli spazi all’aperto con tavolini caratteristici di bar e ristoranti.
Negli ultimi anni, i dehors hanno trovato spazio anche nei contesti abitativi privati. In generale, la giurisprudenza non considera i dehors come strutture precarie né dal punto di vista strutturale né funzionale poiché essi non soddisfano esigenze temporanee ma sono stabilmente legati all’attività commerciale continuativa. Di conseguenza la loro smontabilità non è rilevante; infatti l’installazione necessita un permesso di costruire.
È obbligatorio un titolo edilizio per installare dehors verande attrezzate chioschi gazebi altre strutture stabilmente destinate all’estensione dell’attività dei pubblici esercizi. Queste strutture sono considerate nuove costruzioni perché comportano una significativa trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio; infatti vengono utilizzate in modo duraturo svolgendo funzioni equivalenti a quelle duna costruzione permanente.
Inoltre i ristoranti locali che desiderano installare un dehor devono pagare l’occupazione suolo pubblico. È fondamentale determinare fin dall’inizio se l’installazione sarà stagionale permanente e, nel caso d’installazioni stagionali, sarà sufficiente ottenere autorizzazione. Tuttavia installazioni che dureranno tutto anno sarà necessaria la concessione: questa distinzione importante è il corretto inquadramento normativo da adempiere alle procedure amministrative previste
Ma quali sono le differenze tra il dehor e altri tipi di coperture date dal carattere permanente transitorio delle stesse? Un gazebo, ad esempio, può essere considerata una struttura facilmente rimovibile quindi soggetta al permesso di costruire. Pergolati e verande, invece, sono strutture fisse non removibili come dehor, soggette al permesso di costruire. Tuttavia, come abbiamo visto inizialmente, il dehor racchiude una o più strutture.
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