Cambiano le direttive europee Case Green. Ora i proprietari di casa dovranno adeguarsi entro 24 mesi, ecco tutti i dettagli.
Lo scorso 12 marzo 2024 è stata ufficialmente approvata dal Parlamento Europeo la nuova direttiva Case Green. Che porta con sé una lunga serie di regole e di normative che hanno come obiettivo ultimo quello di migliorare il parco immobiliare attuale e di ridurre l’impatto energetico su tutto il continente.
Esistono diversi interventi edilizi che dunque diventano subito necessari e che dovranno essere effettuati da qui ai prossimi due anni. Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo. Ora, per tutti i proprietari di casa, ci sono normative aggiornate e da tenere sempre a mente. L’Europa ha fatto sapere che ad ora gli edifici esistenti sono responsabili del 40% del consumo di energia finale, ed è per questo che è stato introdotto un regolamento tutto nuovo.
Con la nuova direttiva europea Case Green approvata nelle scorse settimane, per moltissimi cittadini residenti nell’Unione Europea sarà necessario dover attuare alcuni lavori di ristrutturazione per rientrare nei requisiti previsti, così da poter ridurre il consumo energetico ed utilizzare maggiormente le fonti rinnovabili, con un focus particolare sull’energia solare, anche per ridurre la dipendenza energetica dai combustibili fossili e dalle importazioni.
Questa prima ondata di novità riguarda le case e gli edifici non residenziali. Così che il miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni energetiche nell’edilizia potrà portare da subito a benefici sociali, ambientali ed economici. La direttiva andrà recepita entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, con gli Stati che dovranno mettere a disposizione dei cittadini bonus ed incentivi volti a sollecitare e facilitare i lavori.
Per ciò che riguarda gli impianti di riscaldamento, va effettuata una ristrutturazione che comporterà la sostituzione o l’ammodernamento del generatore di calore, con parti dell’impianto come i sistemi di pompaggio, l’isolamento delle tubature o i comandi e le unità terminali. Inoltre, l’UE ha tenuto ad evidenziare che la sostituzione e l’ammodernamento di singoli elementi che non interessano il generatore di calore non possono venire considerati come una ristrutturazione.
Pertanto non sono interessati dai bonus e dagli incentivi studiati dagli Stati facenti parte dell’Unione Europea. Staremo a vedere se già nelle prossime settimane ci saranno novità significative in Italia, in seguito all’approvazione di questa direttiva molto importante.
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