La situazione abitativa di Milano – la città più cara d’Italia – è quasi un paradosso: oltre 16mila case popolari sono vuote.
Milano, la metropoli che simboleggia il dinamismo economico e culturale dell’Italia, si trova paradossalmente a fronteggiare una grave emergenza abitativa caratterizzata da un elevato numero di case popolari vuote.
Questa situazione solleva interrogativi sulla gestione delle risorse immobiliari destinate alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Negli ultimi anni, il problema delle abitazioni popolari sfitte o in attesa di assegnazione ha assunto proporzioni sempre più preoccupanti. Secondo i dati più recenti, la Lombardia conta 32.536 alloggi vuoti, con Milano che da sola ne registra 16.423 tra quelli gestiti dall’Aler e dalla MM. Questi numeri non solo evidenziano l’entità del fenomeno ma anche la sua tendenza ad aggravarsi nel tempo.
La consigliera regionale Carmela Rozza ha puntato il dito contro una serie di fattori che hanno contribuito a creare questa crisi invisibile. Tra questi, una cattiva gestione delle politiche abitative e ostacoli burocratici che hanno frenato i necessari lavori di ristrutturazione degli immobili sfitto o degradati. Inoltre, una legge regionale del 2016 ha introdotto requisiti per l’accesso ai cittadini stranieri che hanno ulteriormente complicato il quadro.
Nonostante lo scenario critico, sono state avviate azioni per mitigare il problema. L’assessore regionale alla Casa Paolo Franco ha annunciato che 5.778 case popolari sono in fase di assegnazione grazie a lavori di ristrutturazione già programmati o in corso d’esecuzione. Queste operazioni rappresentano un passo importante verso la riqualificazione del patrimonio immobiliare destinato all’edilizia residenziale pubblica e dimostrano l’impegno delle autorità nel rispondere alle esigenze delle famiglie bisognose.
Analizzando più da vicino la situazione milanese emerge un quadro ancora più complesso: Aler Milano gestisce 333 case libere ma ne conta ben 3.735 sfitte per carenze manutentive e altre 2.516 in attesa di ristrutturazioni imminenti, MM presenta numeri altrettanto significativi con 1.089 case attualmente sfitte e altre migliaia senza inquilini per motivazioni analoghe. Queste cifre riflettono non solo l’ampiezza del problema ma anche le sfide legate alla manutenzione e alla valorizzazione degli immobili destinati all’edilizia residenziale pubblica.
L’emergenza abitativa rappresentata dalle case popolari vuote a Milano richiede soluzioni immediate e strategiche volte alla riqualificazione dell’esistente patrimonio immobiliare e alla sua effettiva disponibilità per chi si trova in condizioni di vulnerabilità economica o sociale.
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