Se anche a te arrivano bollette del gas stratosferiche, scopri la guida definitiva per trovare la compagnia che fa al caso tuo.
Sembra impossibile riuscire a trovare la compagnia del gas che, per i propri consumi e le proprie necessità, ci offra un servizio puntuale senza che però ci chieda tutto lo stipendio. Oggi vi forniamo uno strumento utile a capire qual è l’offerta migliore per sé stessi e per la propria famiglia: ecco tutti gli step da considerare!
Prima di affidarsi al caso o alle voci di paese, che consigliano una compagnia o l’altra in base a ciò che raccontano amici e parenti, è il caso di prendersi un po’ di tempo per effettuare delle valutazioni serie e concrete. Per avere delle bollette del gas più contenute, infatti, non basta cercare su Google quale sia la compagnia migliore: ecco tutti i confronti da fare per giungere alla risposta definitiva, per sé stessi e le proprie necessità.
Innanzitutto, verifica tutti i dettagli delle proposte degli operatori più importanti: si basano tutte su un profilo di utenza domestica con un consumo annuo di 755 Smc e pagamento con domiciliazione bancaria. Per capire ancora meglio, chiedi dei preventivi personalizzati tramite i moduli spesso presenti sui siti delle diverse compagnie: per riceverli è sufficiente inserire la tipologia di utenza, il numero di persone che vivono in quella casa e per cosa si usa il gas.
Confrontare le migliori offerte significa valutare non solo il prezzo in sé, ma anche altri fattori. È infatti importante valutare il costo medio in bolletta, che comprende anche le spese di trasporto, dispacciamento, imposte e oneri accessori. Da valutare poi il costo della materia prima, così come la tipologia di offerta: esistono quelle a costo bloccato per un determinato periodo di tempo così come quelle con prezzo indicizzato alle tariffe ARERA, ad esempio.
Da non sottovalutare, infine, la modalità di pagamento e la consegna bolletta, così come gli eventuali bonus come quelli per l’attivazione del servizio di domiciliazione bancaria, l’eventuale abbonamento a dei servizi online come le piattaforme streaming o le forniture al prezzo di costo.
Infine, verifica anche le condizioni economiche secondarie, quelle voci di spesa non pubblicizzate che però possono aumentare l’importo della bolletta: si tratta, ad esempio, dei servizi accessori, del deposito cauzionale e degli oneri richiesti dal distributore per determinate operazioni.
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