L’estate è ormai quasi iniziata e sale l’ansia di iscrivere i figli ai centri estivi. In attivo molti bonus per le famiglie bisognose.
L’estate è ormai alle porte e mancano ormai meno di tre mesi a giugno. Molte persone stanno già pianificando dove passare le vacanze con un occhio di riguardo verso i bambini. Quando si hanno figli è importante organizzare vacanze conformi ai loro gusti. Le famiglie che lavorano, invece, optano per i centri estivi, che sono dedicati a bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Questi però hanno un costo, motivo per cui sono attivi diversi bonus.
I bonus centri estivi hanno lo scopo di dare a tutti i bambini le stesse opportunità di fare una vacanza al mare o in un altro luogo. Nel 2024 esistono diversi incentivi dedicati a famiglie con ISEE basso, ovvero rimborsi a chi iscrive i propri bambini e ragazzi ai centri estivi. In questo articolo parleremo proprio di questo e di come ottenere il più atteso bonus da parte delle famiglie che non possono permettersi di sostenere i costi dei centri estivi.
Arriva il bonus centri estivi: ecco come chiederlo
L’osservatorio sulle famiglie di Federconsumatori aveva pubblicato un’indagine sulle spese delle famiglie per le vacanze estive dei figli. Solo nel 2019, le spese per i campi estivi ammontavano a 60 euro a settimana fino ai 250 a bambino (dai 3 ai 14 anni). Il costo medio dei centri privati erano di 155 euro a settimana per tutta la giornata, mentre erano 83 euro per metà giornata. E’ evidente che oggi i costi sono pure aumentati e per le famiglie povere sono insostenibili.
Ecco qua che intervengono i bonus, con numerosi bandi dei Comuni e altri Enti, per poter iscrivere il proprio figlio ad un centro estivo. Non si tratta di bonus lanciati a livello nazionale, sono diverse le Regioni che hanno avviato dei bandi, anche se è una situazione piuttosto frammentata, essendo un incentivo che non può essere chiesto da tutti i genitori. Uno di questi bandi è stato riavviato in Emilia Romagna, grazie ad uno stanziamento di 7 milioni di euro annunciato dalla Regione.
Tra i beneficiari i bimbi che abitano in Emilia Romagna, prevalentemente famiglie monogenitoriali, lavoratori cassaintegrati, in mobilità o disoccupati, a patto che siano iscritti nei centri dell’Impiego. Il loro ISEE deve essere fino a 24mila euro all’anno ed è rivolto ai ragazzi dai 3 ai 13 anni o 17 anni se sono disabili. Il contributo è di 100 euro a settimana, erogato fino ad un massimo di 300 euro a famiglia. Il bando è in pubblicazione.
Poi ci sono bonus comunali come a Firenze, rivolto a famiglie con ISEE fino a 32.000 euro e gli importi variano in base al reddito e numero dei figli. A Padova le richieste sono aperte fino al 5 aprile e i bonus sono rivolti alle famiglie che rispettano l’ISEE stabilito dal bando. Anche altri Comuni hanno avviato dei bonus simili per le famiglie in stato di bisogno economico.