Un aumento sulla pensione di quasi 200 euro al mese; c’è una strategia vincente per poter far lievitare l’importo dell’assegno dell’INPS.
L’Italia è uno dei Paesi che spende di più per le pensioni, ma tale esborso da parte dello Stato non si traduce affatto in un sistema previdenziale in grado di fornire a ciascuno un assegno dignitoso. Secondo gli ultimi dati, i pensionati in Italia sono più di 18 milioni e la spesa complessiva annuale è vicina ai 250 miliardi di euro. Ciononostante più della metà delle pensioni erogate dall’INPS si attesta al di sotto della soglia minima, ovvero dell’importo che si ritiene necessario per vivere dignitosamente.
La situazione è più grave per le donne: più del 60% delle pensionate prendono meno di 700 euro al mese. E cosa sono 700 euro di fronte al costo della vita in costante aumento e alle tante, importanti esigenze economiche degli anziani? Riuscire a integrare la pensione di almeno 200 euro al mese sarebbe dunque importantissimo per milioni di italiani.
Per poter ottenere una simile entrata è essenziale cercare di svincolarsi almeno parzialmente dall’assoluta adesione al sistema previdenziale statale. I soldi che arrivano dall’INPS sono essenziali, ma in genere non bastano. Per questo è importante aprirsi a sistemi di risparmio o investimento a lungo termine, da associare alla pensione di base fornita dall’INPS.
Si tratta dunque di aderire a un fondo pensione integrativo. Questa è infatti l’unica strategia valida per poter aumentare la propria pensione pubblica. Tali adesioni sono spesso tutelate e godono di agevolazioni fiscali: sono aperte a lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti. Ma non solo: anche i soggetti senza reddito possono aderire a simili iniziative.
Di base, versando contributi in questi fondi si investono soldi nei mercati finanziari, attraverso un alto grado di tutela e sicurezza. La contribuzione è ovviamente flessibile. L’interessato può decidere di modificare gli importi, sospendere e poi riprendere i versamenti secondo le proprie specifiche esigenze.
Ma quanto bisogna versare per arrivare a 200 euro in più di pensione ogni mese? Bisogna senza dubbio valutare il tipo di investimento. Non esiste un’unica pensione integrativa. Ogni investimento presenta una percentuale di rischio differente, in base alla quale, di norma, cambia anche il rendimento.
Un fondo bilanciato offre un rendimento che va dall’1,7% al 2,9% con rischio di investimento medio. Ma cominciando per esempio a versare intorno ai 45 anni, con la prospettiva di andare in pensione verso i 64 anni, versando in un fondo a medio rischio intorno ai 250 euro è possibile aggiungere alla propria pensione quasi 200 euro al mese. Non male, no?
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