Se ami viaggiare ma hai sempre pochi soldi, il bonus turismo potrebbe davvero fare al caso tuo. Di cosa si tratta.
Viaggiare è uno dei piaceri della vita per molte persone: scoprire nuovi ambienti e nuove culture, lasciarsi andare alla bellezza di ciò che è diverso da quello che si vede tutti i giorni ed assorbire usanze e tradizioni è un privilegio unico. Dall’altro lato, un aspetto negativo del viaggiare è quello del costo, spesso non indifferente soprattutto in alcune aree del mondo: oggi, però, il bonus turismo può aiutare tutti a viaggiare più facilmente.
Con la nuova legge di bilancio, infatti, è stato introdotto il cosiddetto bonus turismo, che intende rendere più semplice – ad alcune categorie di lavoratori – viaggiare e fare esperienze gratificanti. Ecco tutto ciò che occorre sapere.
L’agevolazione è rivolta a tutti i dipendenti del settore termale, turistico e ricettivo, nonché a chi lavora in ambienti dove c’è la somministrazione di alimenti e bevande. Il bonus turismo consiste in un trattamento integrativo speciale che, dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, dà ai dipendenti di questi settori la possibilità di usufruire di un bonus del 15% della retribuzione lorda relativa ai turni notturni e agli straordinari nei festivi. Secondo la normativa, questo bonus può essere riconosciuto al dipendente come sostituto d’imposta.
In busta paga, quindi, il lavoratore che l’ha richiesto e che ha un reddito di lavoro non superiore a 40mila euro, si troverà questo importo aggiuntivo. Per ottenerlo è importante stilare un’autocertificazione relativa al reddito da lavoro che, quindi, deve rientrare in questa soglia. Gli importi percepiti vanno poi inseriti nella Certificazione Unica e sarà quindi il datore di lavoro a recuperarli con compensazione, mediante il codice tributo 1702 nel modello F24.
Questo bonus può essere richiesto dai dipendenti del settore privato, a tempo determinato o indeterminato o anche in somministrazione e apprendistato. Le categorie sono quelle dei lavoratori del settore del turismo, degli stabilimenti termali, della ristorazione e della somministrazione di cibo e bevande. Nel caso in cui lavoriate in questi ambiti, parlate col vostro datore di lavoro in merito a questa possibilità ed informatevi sul vostro reddito di lavoro, per capire se potete averne diritto. Nel caso, rivolgetevi a un CAF o al vostro sindacato, così da comprendere meglio se abbiate il diritto o meno di ottenere questo bonus.
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