È importante che ogni lavoratore conosca il concetto di riposo compensativo, questo può permettergli di fare valere alcuni diritti importanti.
Ogni lavoro è fatto certamente di oneri importante, che ognuno di noi deve conoscere per poter assolvere al compito per cui è stato assunto. Allo stesso tempo, però, ci sono anche dei diritti altrettanto fondamentali, che non devono essere trascurati e che permettono di farsi valere qualora si stia vivendo una situazione di disagio.
Non in tutti gli impieghi, infatti, ci si ritrova a sentirsi perfettamente a proprio agio, troppo spesso si verificano situazioni di discriminazione o di vero e proprio mobbing che possono portare il lavoratore a stare male anche psicologicamente. Altrettanto cruciale è il concetto di “riposo compensativo”, che può consentire di potersi assentare quando necessario ed essere retribuito.
È capitato certamente a molti lavoratori almeno una volta di dove variare parzialmente l’orario in cui prestano servizio, magari allungandolo di un’ora o due o arrivando sul posto in giornate che inizialmente non erano previsti. In casi come questo si ha diritto a quello che per legge viene definito riposo compensativo, ovvero una fase di riposo che viene aggiunta rispetto ai momenti già previsti e stabilita per chi ha svolto ore di lavoro straordinario in giornate festive o in orario notturno.
Garantire al dipendente questo è davvero fondamentale proprio perché gli consente di riposarsi e ridurre malesseri o casi di stress che possono emergere quando si registrano delle fasi in cui il lavoro è maggiore. A quel punto anche il lavoratore potrà essere incoraggiato in maniera naturale a venire incontro ai bisogni dell’azienda.
A parlare di questo e a regolarne le modalità ci ha pensato l’Articolo 8 del Testo Unico sulle Leggi in materia di lavoro, dove si sottolinea come in alcuni casi il riposo compensativo possa essere assicurato anche ai liberi professionisti. Anche loro, infatti, pur non avendo, almeno in linea teorica, vincoli a livello di orario, sono spesso chiamati a svolgere compiti con turni più o meno cadenzati.
Esercitare il diritto al riposo compensativo è certamente importante per garantire il benessere a ogni lavoratore, ma è determinante sapere come questo abbia un valore anche sul piano economico. Se ci sono esigenze manifestate dall’azienda che impediscono al dipendente di assentarsi, si avrà modo di percepire la stessa retribuzione che avrebbe percepito durante il riposo.
È possibile scegliere, ovviamente senza arrivare a scontri che potrebbero essere deleteri per entrambe le parti in causa, se si preferisca ricevere una paga o riposare per un determinato numero di ore. L’ideale sarebbe comunque mettere per iscritto le decisioni prese, così da evitare recriminazioni che potrebbero emergere a distanza di tempo.
In genere si preferisce pagare il riposo compensativo al pari del “lavoro normale”, ma non è detto possano verificarsi situazioni differenti. Chiarezza e trasparenza restano comunque fondamentali.
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