Se hai un mutuo prima casa arriva il rimborso in busta paga di maggio fino a 4 mila euro. Ecco tutto quello che devi sapere.
Sono molti gli italiani che richiedono un mutuo in banca pero procedere all’acquisto della prima casa ma anche per abitazioni secondarie. Il mutuo come sappiamo è un tipo di prestito a lungo termine che viene utilizzato principalmente per finanziare l’acquisto di una casa o per la costruzione o ristrutturazione di un immobile.
Ma al mutuo come ben si sa c’è da applicare anche altre spese quali gli interessi, dunque alla fine l’importo è abbastanza elevato. Ma da oggi c’è una novità: coloro che hanno un mutuo prima casa hanno diritto ad un rimborso in busta paga fino a 4 mila euro. Ecco come funziona.
Mutuo, arriva rimborso: ecco come richiederlo
Arriva il rimborso in busta paga di maggio fino a 4 mila euro per coloro che hanno un mutuo prima casa. Coloro che hanno aperto e sottoscritto un mutuo prima casa hanno diritto a un grosso rimborso. Questo viene erogato sotto forma di detrazione, pari al 19% degli interessi, in sede di dichiarazione dei redditi.
Questo è quanto in merito:
“gli interessi passivi, e relativi oneri accessori, nonché le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunità europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto stesso, per un importo non superiore a 4.000 euro. L’acquisto della unità immobiliare deve essere effettuato nell’anno precedente o successivo alla data della stipulazione del contratto di mutuo”.
Per beneficiare della detrazione degli interessi sul mutuo bisogna indicare l’effettivo importo nella dichiarazione dei redditi. Se si indica il datore di lavoro come sostituto d’imposta il rimborso arriva direttamente in busta paga. Se invece non si indica alcun sostituto d’imposta sarà invece l’Agenzia delle Entrate ad accreditare l’importo spettante. Inoltre per scoprire il valore bisogna semplicemente calcolare il 19% sugli interessi. Questo dunque è tutto quello che c’è da sapere in merito, ma per ulteriori dettagli puoi metterti in contatto con i rispettivi canali telematici.