Sono in pochi a saperlo: tutte le spese legate all’affitto che è possibile detrarre nel 2024 sulla dichiarazione dei redditi.
L’affitto rappresenta per tanti un’impellenza necessaria ma con il caro vita legato all’inflazione i contratti scaduti sono talvolta stati ‘rivisti’ con maggiorazioni che hanno messo a dura prova il budget di molte famiglie. Non tutti però sanno che anche nell’ambito dell’affitto legato alla casa è possibile ottenere, sulla dichiarazione dei redditi, una serie di preziose agevolazioni che consentiranno di abbattere in parte i costi.
Un beneficio oggi più che mai prezioso per aiutare i nuclei familiari a far quadrare i conti. Ma di cosa si tratta e come vanno inseriti sul 730? Facciamo chiarezza.
Agevolazioni affitto casa: elenco completo e quanto si risparmia
Iniziamo sottolineando che gli immobili che fanno capo alla possibilità di ottenere tali detrazioni sono quelli adibiti ad abitazione principale e che le spese da affitto da detrarre sono unicamente quelle sostenute nel corso dell’anno 2023. Inoltre l’importo della variazione non sarà fisso ma varierà sulla base del reddito dell’inquilino: di fatto ci troviamo davanti ad un vero e proprio sconto applicato sull’Irpef e che spetta ai titolari di contratti di locazione per unità immobiliari ad uso di abitazione principale.
Nello specifico la legge prevede che le spese per le locazioni vadano inserite nel modello 730/2024 oppure che se ne verifichi la presenza nella dichiarazione dei redditi precompilata; altresì è possibile indicarle nel modello Redditi persone fisiche. Questo avrà come conseguenza un immediato risparmio sulle imposte da pagare andando a recuperare parte dei costi sostenuti nel corso 2023 grazie ad una detrazione fiscale stabilita in misura forfettaria.
Oltre ai contratti a canone libero o convenzionale possono essere detraibili anche quelli stipulati di giovani tra 20 e 30 anni e quelli stipulati da dipendenti dopo trasferimenti per ragioni lavorative e, ancora quelli stipulati da studenti fuori sede per la frequenza all’università.
Il limite di reddito è pari a 30.987,41 euro per alloggi adibiti ad abitazione principale, con contratti in regime convenzionale o con residenza per motivi di lavoro. E di 15.493,71 euro per l’abitazione destinata ai giovani. Si potranno recuperare costi in misura variabile tra 150 e 2.633 euro.
Ci troviamo insomma di fronte ad un prezioso aiuto che andrà ad abbattere i costi delle imposte da pagare oppure che potrà essere ricevuto sul proprio conto corrente, a seconda delle decisioni del contribuente stesso.