Chi sono gli esclusi dal pagamento dell’IMU in prossima scadenza? Controlla i requisiti, potresti risparmiare tantissimi soldi.
L’IMU rappresenta una delle tasse più discusse e problematiche per i cittadini italiani. Con l’avvicinarsi di ogni nuovo anno, il pagamento delle tasse diventa un tema caldo, e tra queste spicca l’IMU, un’imposta legata al possesso di immobili che ha generato non poche difficoltà a molti.
Errori nel calcolo dell’imposta o nella sua esenzione sono all’ordine del giorno. Pertanto, è essenziale sapere quando l’IMU non è dovuta per evitare spiacevoli sorprese.
IMU in scadenza: chi non deve pagarla
Per capire in quali situazioni l’IMU non sia dovuta, bisogna analizzare diversi aspetti: la definizione di “abitazione principale”, le implicazioni per i nuclei familiari con più immobili, la sentenza 209/2022 della Corte Costituzionale sulle coppie sposate e gli effetti della riforma con il D.L. 146/2021. Questo articolo mira a fornire una panoramica chiara su questi temi, illustrando quando l’IMU sulla seconda casa non è dovuta e come ottenere eventuali esenzioni. In generale, le condizioni per essere esentati dall’IMU includono:
- L’esenzione sull’abitazione principale (diversamente dalla prima casa).
- Gli immobili occupati abusivamente.
- I fabbricati rurali utilizzati dagli agricoltori.
- L’abitazione assegnata all’ex coniuge in caso di separazione o divorzio fino alla maggiore età dei figli.
- Immobili non registrati in Catasto o senza rendita catastale.
L’esenzione dall’IMU sull’abitazione principale richiede che il contribuente risieda e dimori abitualmente nell’immobile. È importante distinguere tra “abitazione principale” ed “esenzione IMU”, poiché anche se si ha la residenza formale in un immobile ma non si vive effettivamente nella stessa abitazione per gran parte dell’anno, si potrebbe perdere il diritto all’esenzione. Le utenze (luce acqua gas) possono aiutare i Comuni a verificare la presenza abituale del titolare nell’immobile, tuttavia, questo requisito deve essere soddisfatto indipendentemente dalla titolarità dei contatori.
Per quanto riguarda le coppie sposate o unite civilmente fino alla sentenza n°209/2022 era prevista una sola esenzione IMU sulla prima casa adibita ad uso familiare; tuttavia secondo quanto stabilito dal decreto legge n°146/2021 convertito nella legge n°176/2021 prevedeva un regime transitorio sino al 31 dicembre 2023 nel quale era possibile scegliere quale fosse stata considerata come prima casa ed usufruire quindi delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa tributaria vigente.
Nel caso d’affitto parziale dell’immobile ad uso abitativo resta valida l’esenzione IMU se vengono mantenuti tutti i requisiti necessari a fruire dello stesso. Tuttavia qualora venisse locata interamente un’appartamento o una villetta singola andrà persa automaticamente ogni forma d’esenzione IMU poiché si tratta evidentemente di un cambio definitivo d’utilizzo dell’immobile pertanto sarà necessario procedere alla variazione catastale oltreché al versamento delle imposte relative utilizzando anche uno studio professionale tecnico specializzato onde evitare ulteriori complicazioni soprattutto sotto il profilo fiscale tributario amministrativo oltreché penale.