Una soluzione adatta a tutti i tipi di immobili, ma come possiamo pagare meno tasse abbassando la rendita catastale?
La rendita catastale rappresenta un parametro essenziale nel calcolo delle imposte legate alla proprietà immobiliare.
Conoscere i metodi per poterla ridurre significa avere la possibilità di alleggerire il carico fiscale a cui si è soggetti. Vediamo come.
Come abbassare la rendita catastale e pagare meno tasse
Prima di addentrarci nelle strategie per abbassare la rendita catastale, è importante chiarire la distinzione tra questa e il valore catastale. Mentre la rendita rappresenta una stima del reddito che l’immobile può generare, il valore catastale si riferisce al valore patrimoniale dell’immobile stesso, calcolato sulla base della rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per un coefficiente specifico.
La categoria catastale a cui appartiene l’immobile gioca un ruolo determinante nella definizione della rendita. Le categorie variano in base al tipo di abitazione o uso dell’immobile, influenzando direttamente il calcolo delle imposte. È quindi essenziale conoscere con precisione la categoria di appartenenza del proprio immobile.
Il primo passo per chi intende ridurre le proprie tasse attraverso l’abbassamento della rendita catastale è effettuare una visura catasto per verificare il valore attuale attribuito all’immobile. In caso di discrepanze o cambiamenti nelle condizioni dell’immobile che non sono stati registrati, è possibile presentare un’istanza per chiederne l’aggiornamento.
Una delle vie più immediate per ottenere una riduzione della rendita consiste nel dimostrare che lo stato dell’immobile sia peggiorato rispetto a quanto registrato in precedenza. Questo può avvenire attraverso una documentazione tecnica che attesti ad esempio lo stato di degrado o il frazionamento dell’immobile in più unità con caratteristiche diverse.
Un altro aspetto da considerare riguarda la destinazione d’uso dell’immobile: cambiamenti nell’utilizzo dello stesso possono comportare variazioni significative nella valutazione della sua rendita catastale. È fondamentale che tali cambiamenti siano reali ed effettivi; ad esempio, trasformando un locale commerciale in abitazione principale si potranno beneficiare dei relativi vantaggi fiscali.
Infine, non bisogna sottovalutare l’importanza di controlli accurati sulla correttezza dei dati censuari riportati nella visura catasto. Errori relativi alla consistenza o alle caratteristiche dell’immobile possono essere corretti tramite istanza in autotutela presso l’Agenzia del Territorio competente, portando così a una possibile riduzione della rendita imputata all’unità immobiliare interessata.
Abbassare la rendita catastale richiede attenzione ai dettagli e spesso il supporto di professionisti del settore immobiliari o legali. Tuttavia, conoscendo le opportunità offerte dalla normativa vigente e agendo con precisione nelle richieste presentate agli organi competenti, è possibile ottenere significativi risparmi fiscali.