Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili, è importante rispettare determinati requisiti. Cosa c’è da sapere.
Rinnovare la propria casa può essere un’esperienza gratificante, ma spesso può comportare un investimento finanziario significativo. Tra le misure che favoriscono questa operazione, nel nostro Paese esistono incentivi fiscali che rendono più accessibile l’acquisto di mobili nuovi e l’arredamento della propria abitazione.
Le detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili non solo offrono un risparmio sulle spese, ma possono anche contribuire a ravvivare gli interni della tua casa. Ecco cosa è importante sapere su questo vantaggio fiscale: il Bonus mobili. Si tratta di incentivi pensati per incoraggiare il rinnovamento e l’arredamento delle case, contribuendo così anche alla crescita economica del settore dell’arredamento.
In generale, i contribuenti possono dedurre una percentuale delle spese sostenute per l’acquisto di mobili fino a un certo limite di importo stabilito dalle leggi fiscali. Questa detrazione viene solitamente applicata direttamente sull’imposta sul reddito dei contribuenti, riducendo così l’importo totale delle tasse da pagare.
Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili, è importante rispettare determinati requisiti e seguire le procedure stabilite dalle autorità fiscali. Di solito, è necessario conservare tutte le ricevute e le fatture d’acquisto relative ai mobili acquistati, in modo da poter documentare le spese sostenute in caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso, però, basta solo lo scontrino.
Bonus mobili: basta lo scontrino parlante
Il Bonus Mobili, riconfermato anche per il 2024 seppur con un taglio delle agevolazioni, rappresenta ancora un’opportunità per ottenere detrazioni fiscali sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione.
Per beneficiare di questa agevolazione è necessario documentare la spesa attraverso la relativa fattura d’acquisto o altri documenti che ne attestino i dettagli. In particolare, lo scontrino può essere considerato equivalente alla fattura se riporta il codice fiscale dell’acquirente e le informazioni relative ai beni acquistati.
In assenza di codice fiscale sullo scontrino, è possibile richiedere l’agevolazione conservando documenti che attestino il pagamento effettuato, come ricevute di bonifico bancario o documenti relativi alle transazioni con carte di credito o debito. È importante che questi documenti permettano di ricondurre la spesa al contribuente titolare della carta di pagamento.
Questo perché è fondamentale che vi sia corrispondenza tra il beneficiario del Bonus Mobili e il contribuente che ha usufruito del Bonus Ristrutturazione. Inoltre, è necessario che il contribuente abbia un diritto reale di proprietà sull’immobile oggetto della ristrutturazione e abbia sostenuto effettivamente le spese dei lavori.
Per quanto riguarda i documenti da conservare, è importante effettuare pagamenti tracciabili tramite bonifico o carta di credito/debito e conservare attestazioni di pagamento e fatture d’acquisto che riportino dettagli sui beni e servizi acquistati.
In conclusione, pur con le modifiche apportate al Bonus Mobili per il 2024, è ancora possibile ottenere detrazioni fiscali sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati alla ristrutturazione di immobili, purché si rispettino le procedure e si conservino i documenti richiesti dalle normative fiscali.